lunedì 30 settembre 2013

TROVATE LE DIFFERENZE

UNA CITTADINA A DENUNCIATO LETTA E FAZIO PER DIFFAMAZIONE E CALUNNIA

Censurato da tutti i TG La gente non deve sapere Letta Trema

L'intervista integrale di Ballarò a Grillo che non andrà mai in onda

NON AVETE CAPITO COSA VUOL FARE IL M5S? VIDEO


GUARDATE IL VIDEO ,PIU' CHIARO DI COSI NON SI PUO' 

 

Con certi scendiletto del potere e' ovvio che gli italiani siano un popolo di disinformati

DIRETTA DALLA RAI CON GRILLO

Andrea Scanzi; Straordinario Letta

Beppe Grillo a Paderno Dugnano (MI),E' ripartita la macchina del fango

LETTA E LE SUE BUGIE

domenica 29 settembre 2013

LETTA E LE SUE BUGIE

Alessandro Di Battista; A chi ci definisce esaltati

Giuseppe D'Ambrosio; Mi vergogno !!!!!!!!

CARLO SIBILIA ; LA NOTTE PORTA CONSIGLIO

Luigi Di Maio a Ferrara,foto ,oggi a Pescara,stasera a chieti

Alessandro Di Battista e Carla Ruocco a Imola

Una legge elettorale per i cittadini

IL GOVERNO CON IL PD ?

Mettetevelo in testa, In Parlamento Guardiamo la mafia negli occhi

sabato 28 settembre 2013

Alessandro Di Battista; Stasera Ferrara sembrava Piazza San Giovanni e non c'era Beppe

Governo a 5 Stelle, ecco la vera svolta

IL PDL LASCIA IL GOVERNO, I MINISTRI SI DIMETTONO PER BERLUSCONI. È CRISI



ROMA - «I ministri del Pdl rassegnano le proprie dimissioni». Lo fa sapere Angelino Alfano - tramite la sua portavoce -, dicendo di parlare a nome di tutta la delegazione del Popolo della Libertà. «Il Presidente della Repubblica è stato informato dal Presidente del Consiglio delle decisioni comunicategli di ministri del Pdl. Dopo il rientro Roma concorderà con il Presidente Letta l'incontro che le decisioni odierne rendono necessario». Lo comunica il Quirinale in una nota.
Letta: "Chiarimento avvenga in Parlamento alla luce del sole e di fronte ai cittadini". 'Gli italiani non abbocchino a Berlusconi sull'Iva«. Lo scrive Enrico letta in un tweet.
Le dimissioni dei ministri del Pdl «sono una ulteriore azione di sfascio per l'azione del governo»: lo ha detto il segretario del Pd, Guglielmo Epifani. LA MEMORIA DIFENSIVA DI BERLUSCONI «Ho invitato la delegazione del Popolo della Libertà al governo a valutare l'opportunità di presentare immediatamente le proprie dimissioni per non rendersi complici, e per non rendere complice il Popolo della Libertà, di una ulteriore odiosa vessazione imposta dalla sinistra agli italiani». Così Silvio Berlusconi. Dalla difesa all'attacco. Nella memoria difensiva depositata questa mattina, Silvio Berlusconi chiede la ricusazione di alcuni membri della giunta del Senato che deve decidere della sua decadenza. Nel testo, in possesso dell'ANSA, si chiedono le dimissioni dei senatori che hanno già espresso una posizione e, in subordine, la sospensione del giudizio e la ricusazione. «Nessuna utilità vi potrebbe essere nel partecipare a un giudizio del quale si sia già previamente conosciuta la sua conclusione. La presenza delle parti, dell'interessato o di un avvocato non sarebbe che una mera sceneggiata in un copione già ampiamente scritto». Così Silvio Berlusconi, nel chiedere la ricusazione della giunta. IL CAV: "SOSPENDERE IL GIUDIZIO FINO CORTE UE" La giunta delle immunità «sospenda il giudizio in attesa della decisione della Corte Europea» presso la quale è stato presentato un ricorso contro la legge Severino e che dovrebbe decidere «in tempi assai ravvicinati, ovvero nell'ordine di pochi mesi». È quanto si legge nella memoria difensiva di Silvio Berlusconi.

La salute dei cittadini e la tutela dell'ambiente, le priorità del #M5S



Dove sono i parlamentari deglli altri partiti? 
Carlo Sibilia Due
Insieme agli attivisti dei gruppi locali abbiamo visitato a #Toppainfuocatail deposito di #ecoballe, che è andato a fuoco la settimana scorsa. La salute dei cittadini e la tutela dell'ambiente, le priorità del #M5S 
 

Andrea Scanzi e stato smacchiato


Con il tormentone virale "Cosa hai fatto per evitare le larghe intese?" mi state facendo molto ridere. Non quanto quella sparuta decina di bersaniani (troll, parenti e staff compresi) che ha provato a dirmi che "ti ha smacchiato lui", ma quasi.
La più divertente, al momento, è questa: "@AndreaScanzi cos'ha fatto Lei per evitare che Marina Occhiena uscisse dai Ricchi&Poveri?". Il livello delle battute è comunque molto alto. Grazie (e bravi).
Voglio però aggiungere una cosa. E' noto come ritenga Bersani uno dei maggiori responsabili del disastro attuale. Da gennaio ad aprile ha sbagliato tutto, e i suoi harakiri li stiamo pagando tuttora. Nell'arco della puntata di Otto e mezzo avrei voluto toccare anche altri temi, dalla identità dei 101 (o 120) piddini che affossarono Prodi a certe sue "sviste" giuridiche o comunque moralmente discutibili (i soldi dei Riva, il rinvio a giudizio della segretaria, MPS, Penati, etc). Non c'è stato il tempo (macché censura, dai). Pazienza.
Riconosco però a Bersani una grande dote: ha accettato la mia presenza, o comunque quella di una firma del Fatto (lui come tanti altri, non ci rilascia interviste da mesi). Sia prima, che dopo, è stato gentile e garbato. Non era scontato. Vederlo dal vivo mi ha confermato la sensazione della brava persona, purtroppo (del tutto) inadeguata al ruolo di leader nazionale.
E' poi mia convinzione che non sia "troppo cattivo" il mio approccio con Bersani, o quello di Damilano con Paola Taverna, ma siano bensì troppo blandi buona parte degli altri approcci. La non-intervista ha abituato i politici a ritenere maleducato qualsiasi "affondo". E questo complica tutto. Bersani, se non altro, c'è stato.
Io non ce l'ho con Damilano, che è molto bravo, perché ha incalzato la Taverna una settimana fa a Otto e mezzo. Ha fatto benissimo, e la Taverna non era pronta per quell'esordio televisivo. Discuto casomai il fatto che, quando in studio ci sono i D'Alema o i Renzi, quello stesso incalzare non sempre lo vedo. E magari, beninteso, tra i non incalzanti a volte ci sono pure io, perché tutti sbagliano: io per primo.
Grazie a tutti per i commenti, il record di accessi (e di share nella nuova serie di Otto e mezzo). Per le critiche e per i plausi.

VENERDI 4 OTTOBRE; "SIAMO TUTTI DECADUTI"


Gad Lerner: Sembra una parodia del vecchio Bagaglino, e invece è la realtà a tingersi di grottesco. Venerdì 4 ottobre in piazza Farnese (luogo raccolto, hanno coscienza dei propri limiti) Forza Italia in concomitanza con la Giunta del Senato che voterà la decadenza di Berlusconi convoca una manifestazione dal titolo: “Siamo tutti decaduti”. In effetti più in basso di così non potevano decadere. Si prendono involontariamente in giro da soli. Per fortuna il commiato di Berlusconi non avrà le tinte cupe di un piazzale Loreto, dove fu trucemente appeso un Duce cui egli ha sempre guardato con ammirazione, ma la a lui più consona tonalità del ridicolo.
Stamane Brunetta e Schifani, in una lettera al presidente della Repubblica, han voluto paragonare il loro oligarca di riferimento a De Gasperi e Togliatti. Confermando che siamo passati dalla tragedia alla farsa.

LUIGI DI MAIO; LA LEGGE ELETTORALE DEL M5S


LA LEGGE ELETTORALE DEL M5S

Da ottobre nel blog si discuterà di legge elettorale e si approfondiranno i singoli punti. La legge elettorale è fondamentale per il funzionamento dello Stato e la stessa legittimità delle istituzioni. Per questo deve essere il MoVimento 5 Stelle nel suo complesso a deciderla. Senza una corretta informazione non è però possibile fare una scelta, per questo, con il supporto tecnico di Aldo Giannulli, saranno esposte via via le diverse opzioni elettorali che in seguito verranno votate on line dagli iscritti certificati al M5S (che hanno superato le 80.000 unità). Il percorso informativo/decisionale durerà qualche mese e definirà la legge elettorale ufficiale del M5S. In questi giorni il gruppo parlamentare sta depositando un'ipotesi di proposta che servirà ad alimentare il dibattito. Si ricorda a chi accusa il M5S di voler votare con il Porcellum che la legge di iniziativa popolare "Parlamento Pulito" del 2007 che prevedeva l'elezione diretta del candidato e il limite di due legislature è stata ignorata da TUTTI i partiti e dalle cariche istituzionali e lasciata decadere dopo due legislature. Non è stata neppure discussa da questi partiti antidemocratici! Si ricorda ancora che l'unico gruppo parlamentare ad aver votato in aula, compatto, per la decadenza del Porcellum è stato il M5S. Prossimamente a voi le decisioni.

http://www.beppegrillo.it/2013/09/la_legge_elettorale_del_m5s.html

LE SCUSE DEL PD; I RIMBORSI ELETTORALI SERVONO, ALTRIMENTI LA POLITICA FINIREBBE IN MANO AI RICCHI.


I RIMBORSI ELETTORALI SERVONO, ALTRIMENTI LA POLITICA FINIREBBE IN MANO AI RICCHI. INFATTI…
parlamento

Quante volte abbiamo sentito questa frase? Soprattutto a sinistra, dove sembra che per fare politica siano assolutamente necessari i rimborsi elettorali.
Poi però, nei fatti, la sinistra, e nello specifico il PD, percepisce non solo i rimborsi elettorali ma anche delle cospicue sovvenzioni da parte dei candidati al seggio.
Avevo già letto questa notizia a Gennaio; i primi della lista infatti versano al partito decine di migliaia di euro per pagare la campagna elettorale.

Questa storia è ritornata alle cronache pochi giorni fa, quando Civati ha ammesso di aver versato 30 mila euro al partito all’atto della candidatura.
civati-30 mila euro
Il PD, per l’ennesima volta, si conferma ipocrita e falso.
Oltre alle sovvenzioni da decine di migliaia di euro che i primi della lista hanno versato, percepiscono i rimborsi elettorali e si fanno pure pagare 2 euro ad ogni primaria fatta.
Il PD ha sempre detto che i rimborsi sono necessari, e chi  ha fatto notare che il Movimento 5 Stelle è sempre riuscito a fare tutto senza rimborsi si sentiva rispondere che loro possono perché sono guidati da un miliardario.
Eppure il Movimento 5 Stelle
spende un ventesimo delle campagne elettorali del PD
non chiede 2 euro per il voto
Non prende rimborsi elettorali
Non chiede sovvenzioni a nessun candidato

La critica che si potrebbe fare a questo mio articolo potrebbe essere la seguente:
“Si ma loro anticipano visto che i rimborsi elettorali arrivano dopo”
E’ vero, loro anticipano, ma sappiamo anche che i rimborsi elettorali delle precedenti elezioni sono sempre molto superiori alle spese realmente sostenute dal partito per la campagna elettorale
Giudicate voi, per l’ennesima volta, l’ipocrisia di questo partito.

venerdì 27 settembre 2013

STASERA I NOSTRI CITTADINI SARANNO A FERRARA

Ti piace · 3 ore fa 

Stasera saro' a Ferrara (tutte le info nella locandina)! Incontreremo i cittadini e Vi racconteremo TUTTO ma proprio tutto quel che avviene a Roma e la nostra idea di paese. Chi non partecipa poi non ha il diritto di lamentarsi. A riveder le stelle!


Carlo Sibilia; Ma chi vogliono prendere in giro?


Alle volte diventa quasi fastidioso rispondere a completi inetti della politica. A quelli che stanno bloccando il paese e a quelli che fanno la stampella di chi sta bloccando il paese. Ma chi vogliono prendere in giro? Chi vogliono far ridere? Hanno ancora una volta piazzato gli amici degli amici nei posti chiavi. Cosa c'è da chiarire alle Camere? Cosa è cambiato dal mese scorso ad oggi. Cosa cambierà fino a lunedì? Le pensioni d'oro sono lì, le persone in difficoltà sono lì, lavoro è un termine in via di estinzione. Non c'è niente da chiarire. Non siete le persone adatte per questo paese. Dovete solo liberarlo. Andare via. Sciogliamo le camere e andiamo al voto. E non mi fate sentire un Letta-bis. Il "bis" si chiede a chi ha fatto bene non a chi è stato disastroso ed ha messo la parola fine alla fragile tenuta dei conti statali. Uno che va da "Zio Gianni" per sapere cosa pensa Silvio Berlusconi non può guidare questo paese, è semplicemente indegno. Ma è veramente questo il livello di commistione tra questi individui. Ora basta! Il 4 ottobre si stacca la spina! Tutti a casa e si torna al voto...e tante grazie per il vostro operato.
O così o per l'Italia il futuro è segnato!
Questo paese ha bisogno di gente che non baratta il potere con false promesse elettorali.
Questo paese ha bisogno che l'onestà torni di moda!
Se Letta ancora non avesse ancora capito che è finita, sono disposto ad incontrarlo per fargli un disegnino.


La Merkel “chiama” Napolitano: “Far decadere Berlusconi e votare subito”




27 SETT – “In Italia è meglio votare subito”. Questa volta a sostenerlo èAngela Merkel. Secondo alcune indiscrezioni raccontate da Dagospia, a Berlino hanno cambiato idea. Preferiscono un voto anticipato alla stabilità debole del governo Letta. Secondo rumors, in una delle telefonate istituzionali tra Giorgio Napolitano, Enrico Letta e la Cancelliera Merkel, a quanto pare da Berlino sarebbe uscita la frase: “E’ meglio tornare immediatamente alle urne”.
La Merkel dunque cambia idea. Lei da sempre ha sostenuto sia il governo Monti che quello di Letta. Ora vuole il ribaltone. Sempre secondo indiscrezioni il piano di Angela è abbastanza chiaro. E lo avrebbe già comunicato a Napolitano. La prima cosa da fare secondo Berlino è far decadere Berlusconi da senatore. A quel punto per la Merkel si può tornare alle urne e anche in fretta.
Mossa successiva, in vista dell’europee, l‘esclusione di Forza Italia dal Partito Popolare Europeo. Il piano “perfetto” di Berlino prevede, sempre secondo Dagospia, la vittoria alle urne del Pd. Ma con un premier che abbia un programma chiaro e che sia sostenuto da tutto il partito. Ecco così che la Merkel tifa Renzi. Ma Enrico Letta però non ha intenzione di mollare palazzo Chigi e Napolitano non vuole nemmeno sciogliere le Camere. A Berlino lo “stallo” non piace. Re Giorgio vuole elezioni almeno nel 2015. La linea Roma-Berlino è ancora rovente. E a quanto pare Angela continua a dare ordini e Napolitano prende nota…(I.S.)

Pd, Bersani contro Scanzi: “E lei che ha fatto per evitare le larghe intese?”


INCREDIBILE BERSANI ..A STARE CON BERLUSCONI HA IMPARATO A FARE E DISFARE..
IL LINK PER IL VIDEO DI BERSANI E SCANZI

Vivace baruffa tra Pierluigi Bersani e Andrea Scanzi nel corso della trasmissione“Otto e mezzo”, su La7. La miccia del battibecco è una domanda del giornalista de “Il Fatto Quotidiano”, che chiede all’ex segretario del Pd a proposito della travagliata alleanza col Pdl: “Ma cosa c’è da capire ancora? Sapete benissimo con chi siete al governo. Non è che dopo tre, quattro, cinque mesi di quasi nulla, adesso diciamo: ‘Oh, porca miseria, ho scoperto che la Santanchè è cattiva. Accidenti, Cicchitto quanto è birbo’. Lo si sapeva già. Perché, dopo mesi e mesi di umiliazioni del vostro elettorato” – continua – “anziché giocare di rimessa e di attesa, non dite al Pdl: ‘Noi con voi non vogliamo niente da spartire’?”. Piccata la risposta di Bersani, che dopo la domanda di Scanzi comincia nervosamente a bere acqua a garganella: “Cosa ha fatto lei per evitare le larghe intese? Me lo dica“. “Io come giornalista?” – risponde Scanzi con un sorriso sbigottito – “Cioé dipendeva da me la sorte? Mi sopravvaluta”. Il deputato Pd, continuando a ingollare acqua, insiste: “Nessuno può chiamarsi fuori con questo cavarsi sempre fuori da tutto e poi sparare…questo Paese ha bisogno di essere governato”. “Sì, sì” – commenta con toni bonari il giornalista – “e non lo fate da due anni”. Bersani difende strenuamente il governo delle larghe intese e lancia un appello agli alleati del Pdl: “Capisco il vostro dolore, capisco che possiate criticare una sentenza, capisco che riteniate Berlusconi innocente. Ma, perbacco, volete morire con il vostro leader? Voi avete responsabilità verso il Paese. La verità è che hanno un padrone, un leader inamovibile, la loro formazione politica è una propaggine. Berlusconi faccia un giro del sistema politico e” – continua, rivolgendosi a Scanzi e facendo un riferimento al M5S – “arrivi anche nelle sue propaggini“. La discussione tocca poi l’accordo saltato tra Bersani e il M5S. L’ex segretario prima nega l’accusa di “scouting”, mossa da Scanzi, poi ammette che si trattava di “scouting politico”. Smentisce le sue dichiarazioni di luglio alla Festa Dell’Unità (“Mica volevo fare un’alleanza con Grillo, son mica matto”), ma poi corregge il tiro: “Certamente non ho mai proposto a Grillo un’alleanza politica, non ce l’avevo in testa. Lui dice che non l’ho mai cercato. Ma Grillo mente. Mente. Mente sapendo di mentire”  di Gisella Ruccia

#5giornia5stelle - #iononrubo


Una settimana sulle barricate contro le ruberie dei partiti e per proporre soluzioni per uscire dalla crisi. E' quello che vi racconteremo nella undicesima puntata di 5 giorni a 5 stelle in onda dalle 13.30.

Giuseppe D'Ambrosio risponde al Corriere della Sera


Qualcuno avvisi l'editorialista del Corriere della Sera Polito che il PDL ha tutta la possibilità di dimettersi in blocco anche se, tecnicamente, non esistono dimissioni collettive, ma le stesse restano sempre singole.
Nessuna delle leggi attuali vieta questa possibilità ai parlamentari.

Allo stesso tempo però i parlamentari del PDL sappiano che il sottoscritto, in quanto Presidente della Giunta delle Elezioni alla Camera dei Deputati, è pronto in caso di voto favorevole della Camera sulle singole dimissioni, a fornire immediatamente all'aula l'elenco dei subentranti per l'approvazione definitiva.

M5S, FICO SVELA QUANTO COSTA CANDIDARSI NEL PD


Non gli basta al PD il rimborso elettorale di svariati milioni
deve far pagare anche chi si candida
sono senza fondo
 



Il deputato del Movimento 5 Stelle, Roberto Fico, non usa mezzi termini. Candidarsi nel PD costa 25mila euro, secondo il grillino. Lo dice nel video. Ascoltatelo.
La denuncia di Fico

 Il deputato PD Civati conferma su Twitter: 

 

Alessandro Di Battista; La Presidente Sereni, la Deputata piu' faziosa e ignorante VIDEO

I GIOCHETTI DEI PARLAMENTARI PER NON FAR PARLARE IL M5S ,TOGLIERE L'AUDIO


La Presidente Sereni, la Deputata piu' faziosa e ignorante (nel senso che ignora regole, comportamenti e principi democratici) del Parlamento continua arbitraramente a utilizzare due pesi e due misure in aula. Guardate il video del collega Manlio Di Stefano - M5S. Ma non arrabbiatevi, godete, i giochetti della Sereni sono dimostrazioni che il lavoro che stiamo facendo li fa impazzire! Sul finanziamento pubblico le chiecchere stanno a zero, come dice Manlio il M5S ha gia' fatto quello che i Partiti dicono che faranno con questa legge in discussione entro, forse, il 2017! Ipocriti e ladri, perche' chi non rispetta il referendum del 93' e' un ladro che ruba nelle tasche dei cittadini nonostante il loro voto. Rispettate i referendum buffoni!

DI STEFANO MANLIO: "nessuno potrà mai attaccare il M5S"

LUIGI DI MAIO; LETTA DEVE VENIRE ALLE CAMERE



Le dimissioni degli ultimi due Presidenti del Consiglio (Berlusconi e Monti) sono state presentate senza che in Parlamento si verificassero neanche i numeri effettivi per la sfiducia. Furono decisioni prese nelle segrete degli uffici di Palazzo Chigi o del Quirinale, o forse a Bruxelles, che si basavano semplicemente sulle dichiarazioni dei "capi-bastone" di partito o peggio ancora sull'indice dello spread (una follia).

La centralità del Parlamento deve essere assicurata in questa fase di disgregazione dei partiti. Gli italiani devono sapere chi voterà per la fiducia a Letta e chi no. Io voglio vedere nel Pd e nel Pdl chi vuole mandare a casa questo Governo e chi invece vuole tenersi la poltrona. Le dichiarazioni dei segretari non contano più nulla, sono lo scudo dietro cui si nasconderanno quelli che volevano tenersi la poltrona ma non hanno potuto votare (lo abbiamo visto al Senato con la sfiducia a Prodi nel 2008). Il Pdl è spaccato e alla prova dei voti il risultato non è per niente ovvio. Qualcuno del Pd potrebbe avere un moto di dignità e staccare la spina (la speranza è l'ultima a morire).

Spero che che all'incontro con il Presidente della Repubblica, Letta sia inviato alle Camere per una verifica. Lo aspettiamo alla prova dei voti. L'unica cosa che conta. Sarà un piacere!
 

NICOLA MORRA ; MERITI E COLPE ;VIDEO

Al termine del suo mandato da Capogruppo M5S al Senato, Nicola Morra ci racconta cosa è successo in questi ultimi mesi in Parlamento. Facciamo due passi con lui.


Riccardo Fraccaro (M5S): "Vergognoso essere orgogliosi del finanziamento pubblico" video

Due terzi del Parlamento sono ancora composti dai vecchi partiti. Con la loro malafede, il loro immobilismo e la loro solita incapacità di osare.
L'altro terzo siamo noi del Movimento 5 Stelle: mentre ieri tutta l'Italia parlava delle dimissioni dei Parlamentari Pdl e di un dannato spot della Barilla (dal quale sembra dipendano le sorti del Paese), noi cercavamo di fermare questa Legge sui rimborsi elettorali, con la quale i partiti si stanno per assicurare altri 180 milioni di euro. In aperta violazione del referendum del 1993. La discussione in aula continua martedì. SVEGLIA!

giovedì 26 settembre 2013

26/9/2013 Alessio Villarosa, M5S Una buffonata le dimissioni Pdl a Radio24


Alessio Villarosa, M5S Una buffonata le dimissioni Pdl 
26/9/2013 Carlo Sibilia "Partiti Sciacquatevi la bocca 

26/9/2013 Luigi Di Maio la relazione dei saggi

MOLTI HANNO PAURA CHE SE DOVESSE VINCERE IL M5S NON ABBIANO GLI UOMINI ADATTI PER GOVERNARE ,QUESTO NON E VERO,SONO GIA'  PRONTI
LUIGI DI MAIO STA SPIEGANDO CHE ANCHE I COSIDETTI POLITICI ESPERTI  CHE   PAGHIAMO SALATO CHIEDONO CONSIGLI A PAGAMENTO AI  CISIDETTI  SAGGI E VENGONO PAGATI ANCHE SE NON LAVORANO
CON IL M5S L'ITALIA HA LA SPERANZA  DI RIUSCIRE
A USCIRE DA QUESTO STALLO DOVE I POLITICI
RIESCONO SOLO A AUMENTARE E FARE NUOVE TASSE PER CHI NON HA PIU' NIENTE
CI SONO ALTRE ALTERNATIVE

Missioni all’estero nei paesi poveri. La Procura di Roma indaga e scopre uno scandalo milionario


Lavorare in Cina per 44 giorni e tornare in Italia con 70 o 80 mila euro sul proprio conto corrente. E’ possibile grazie alle risorse pagate dal Governo in favore dei poveri.  Qualche mese fa in parlamento ci si stracciava la vesti per il taglio ai fondi della cooperazione allo sviluppo. Per poi approvarli con la benda sugli occhi.

Ed è così che dalla Farnesina partivano esperti in missione all’estero. E i costi? Molto alti. Partono, come riporta il Fatto Quotidiano, dai cinquecento euro per finire ai mille euro al giorno. Lo Stato a questo settore destina poche risorse.
Negli ultimi anni infatti sono stati tagliati i contributi diretti dell’80%, e sono stati chiusi anche molti uffici anche con finanziamenti già erogati. Le Regioni aspettano da anni di vedersi restituire milioni di euro anticipati come crediti d’aiuto. Le Ong a corto di fondi richiamano i volontari. Gli uffici tecnici per la cooperazione all’estero chiudono.
A Roma però accade che vanno e vengono come il nulla stormi di consulenti pagati a peso d’oro.  Il quadro missioni della Direzione Generale parla chiaro: esiste un professore di economia da inviare per quattro mesi in Ghana dove il 28% della popolazione vive sotto la soglia di povertà di 1,25 dollari. A lui però verranno dati 70 mila euro per svolgere non meglio precisare attività di supporto privato.
Scorrendo meglio troviamo che un capo progetto che lavora in Senegal, Paese dal reddito pro capite di due dollari al giorno, ottiene per un anno di lavoro 180 mila euro. In pratica il denaro per acquistare un appartamento nuovo di zecca. Un forestale che va a lavorare in Mozambico invece prende 11- 12 mila euro al mese.
Il problema principale è che esperti non si diventa ma si viene nominati. Ad attribuire gli incarichi ci sono gli Uffici della Dgcs, la direzione che coordina, gestisce e realizza tutte le attività internazionali dello Stato italiano dirette al sostegno dei paesi in via di sviluppo: ospedali, scuole, strade, interventi umanitari d’emergenza tutti finanziati con fondi italiani.
Come si diventa allora esperti? La figura nasce con la legge n. 49/1987, quella che a parole tutti i governi vorrebbero riformare (compreso quello attuale) e poi mollano il colpo. Esordisce come “legge speciale”, tale cioè da derogare le applicazioni giuridico-finanziarie imposte dalla contabilità generale dello Stato, le norme su assegnazione di incarichi, trasparenza e la tracciabilità dei flussi finanziari. Da qui sembra discendere anche la discrezionalità di selezionare chi inviare in missione come “personale di supporto e assistenza tecnica”.
Ce ne sono di due tipi: quelli assunti presso le Unità tecniche centrali e quelli esterni. I primi sono stati inizialmente inseriti a termine con contratti individuali di diritto privato e retribuzioni lorde fino ai 73mila euro che possono arrotondare con le missioni all’estero. La loro carriera da professionisti privati è finita nel marzo 2012 atterrando sul velluto della previdenza pubblica: i contratti sono stati trasformati a tempo indeterminato, nonostante l’età media di 63 anni. Fino al 2011 gli esperti Utc non erano pensionabili e non era raro incontrare ultraottantenni che ancora operavano negli uffici della Farnesina.Però qualcuno è riuscito a farne un vero e proprio mestiere anno dopo anno. Utilizzando il sistema delle missioni brevi o lunghe ha girato il mondo e messo via una bella somma di denaro.
Conoscere i nomi non è affatto facile. Infatti nell’area trasparenza del sito della Dgcs c’è una sezione incarichi ma è ferma a due anni. Non riporta curriculum e motivo dell’incarico. Arginare la discrezionalità delle assegnazioni e aprire il più possibile la partecipazione alle selezioni tre anni fa è diventato un obiettivo fondamentale. Sono stati messi alcuni paletti ed è stata valorizzata l’esperienza sul campo.
Perché nel frattempo, attraverso un’indagine della Procura di Roma, si è scoperto che non tutti gli esperti sono onesti. Ventinove di loro dichiaravano residenze fittizie in Italia per intascare indennità da 150-390 euro al giorno cui non avevano diritto perché regolarmente residenti nei paesi di destinazione.
Si andava da compensi tra i 10mila e gli oltre 300mila euro, frutto di varie missioni cumulate.
Una storia di cui ormai gli italiani non si meravigliano più. Anche perché nel 2012 siamo riusciti a spendere 1,3 miliardi affidando 300mila incarichi. Ma ancora non si era arrivati a perlustrare il fondo della Repubblica delle consulenze: far soccorre chi campa con un dollaro da consulenti privati che paga anche mille volte di più. Col paradosso che un giorno di missione in meno riempie la pancia a migliaia di disperati.
 http://www.infiltrato.it/politica/missioni-all-estero-nei-paesi-poveri-la-procura-di-roma-indaga-e-scopre-uno-scandalo-milionario

Giuseppe D'Ambrosio; i giorni estenuanti alla Camera


La settimana è quasi finita e gli ultimi due giorni di lavoro alla Camera sono stati davvero estenuanti: in Commissione Affari Costituzionali abbiamo dovuto fronteggiare l'ennesima porcata sul femminicidio, uno schiaffo in faccia a chi da mesi, da anni, lotta perché venga approvata una legge degna di questo nome. In aula, invece, come tutti avete potuto vedere, è andato in scena il solito spot da campagna elettorale: la storia infinita sul finanziamento pubblico ai partiti.

E' bene spendere qualche parola in più: già da vent'anni i cittadini si sono espressi via referendum, ma ancora una volta questi partiti si ostinano a non rispettare i nostri "datori di lavoro". La posizione del Movimento 5 Stelle sarà sempre coerente e lo ripeteremo, lo urleremo, fino allo sfinimento: mollate il malloppo!

E che dire delle dimissioni dei deputati e senatori del PDL, pronti amorevolmente a fare un gesto di solidarietà ad un uomo anziano, che tiene in ostaggio il Parlamento per i suoi affari? Al momento nessuna, e sottolineo nessuna, delle dimissioni presentate è stata depositata alla Presidenza della Camera. Finché questi atti non saranno presi in carico dall'Ufficio di Presidenza della Giunta per le Elezioni, stiamo parlando solo di scene buone per le telecamere e i salotti televisivi. Piuttosto, col passare delle ore, ci si rende conto che tali dimissioni, sul modello delle dimissioni in bianco fatte firmare dai precari del lavoro, sono un bluff, il solito bluff di servi disperati, succubi delle volontà del proprio padrone. Siamo al caporalato istituzionale.

Mi auguro di essere smentito il prima possibile: sarà facile nel momento in cui saranno depositate ufficialmente tali dimissioni. Sarà un atto politico senza precedenti del quale si dovrà tener conto. Il mio solo ed unico pensiero, però, è rivolto ai cittadini, a coloro che non ce la fanno più, a coloro che stanno soffrendo, a coloro che pagano questa crisi. E' a loro e solo a loro che dedico tutti gli sforzi realizzati in questi mesi dal Movimento 5 Stelle. Se siamo stati eletti, se stiamo stati chiamati ad un compito più alto, qui alla Camera dei Deputati, è perché abbiamo sempre avuto chiaro il nostro cammino ed è sempre stato lucido il nostro obiettivo: via questi politici inadeguati, mandiamoli tutti a casa!

GIUSEPPE D'AMBROSIO SUI RIMBORSI ELETTORALI " LADRI "


GRANDE GIUSEPPE D'AMBROSIO SUI RIMBORSI ELETTORALI

UNA PAROLA SOLA " LADRI "
VEDERE PER CREDERE Giuseppe D'Ambrosio.
 

Andiamo a votare e facciamo valutare ai cittadini.


Ciò che più mi fa arrabbiare è l'immobilismo. In questo momento ci sono due Camere ostaggio di Pd e Pdl, gente che non ha mai mantenuto una promessa in 20 anni, e non lo farà neanche questa volta.
Tutto bloccato: zero leggi approvate, nessun provvedimento per diminuire la pressione fiscale, il Presidente Napolitano che si ostina a lasciare in piedi questa Legislatura e un Presidente del Consiglio all'Onu a dire che in Italia tutto va bene.
Solo per il condono alle slot machine di 1 miliardo e mezzo questo Governo è costato 10 volte nuove elezioni che si potevano tenere 4 mesi fa.
Non funzionano, è inutile, ci si accanisce su degli inerti.
Andiamo a votare e facciamo valutare ai cittadini.

DI BATTISTA A SKY TG24 2609 mov2 ;


ANGELINO ALFANO; SONO IN VAL DI SUSA.ATTACCHEREMO....


VERGOGNATIIIII 


Beppe Grillo; Non vogliamo morire per l’Euro


"E' necessario restituire al popolo, al più presto, la possibilità di esprimersi in libere elezioni. Se il MoVimento 5 Stelle dovesse vincerle, andremo in Europa per rinegoziare tutto e da una posizione di forza, dal momento che l’Italia avrà la Presidenza di turno del Consiglio dell’Unione europea . Il popolo italiano, come quello greco, spagnolo, portoghese, non può morire per l’Euro. Non vogliamo morire per l’Euro:http://goo.gl/wz3zg9

Italiani, guardate chi avete votato e rivotateli

23/09/2013 - Alessandro Sortino intervista quella merda di Razzi, eletto al Senato per il PDL in Abruzzo. Ascoltatelo e poi andate a cagare se lo avete votato

Nicola Morra,il pdl a rassegnato le dimissioni nelle mani di un pregiudicato


I parlamentari pdellini hanno rassegnato le loro dimissioni nelle mani di un condannato con sentenza passata in giudicato, cioè di un pregiudicato, che le presenterà qualora venga fatto decadere da senatore.
Cosa aspettiamo? Noi votiamo e voteremo -spero in modo palese- sempre a favore dell'offerta di dimissioni da parte di chi non vuole starci in parlamento.

DIMISSIONI IN MASSA DEL PDL, MA....



Dimissioni di massa consegnate nelle mani dei propri capigruppo.
Sapete quanto valgono? ZERO!

Le dimissioni vanno consegnate alla Presidenza di Camera e Senato altrimenti non valgono nulla.
E' solo un modo per alzare la posta in palio, facendo un po' di casino visto che il capo è all'angolo.

Ma se invece dopo 20 anni i parlamentari del PDL ci volessero regalare il mantenimento di una promessa, allora sarei il primo ad essere felice.

Italiani, vi trovereste le prime elezioni dopo 20 anni senza Berlusconi, con la comprensione di cosa siano i suoi parlamentari e con la consapevolezza di quello che rappresenta il PD.

Avreste nelle vostre mani il vostro futuro.
Affiderete ancora il vostro futuro ai vostri aguzzini o proverete a cambiare realmente strada?
La strada sarà migliore o peggiore di quella precedente non lo sappiamo ma, ormai, cosa avete da perdere?

 
 

mercoledì 25 settembre 2013

Il quarto vicepresidente della Camera dei Deputati e Simone Baldelli del Pdl.


Oggi è stato eletto il quarto vicepresidente della Camera dei Deputati Simone Baldelli del Pdl. Finalmente abbiamo smesso di violare il regolamento della Camera che da 4 mesi non rimpiazzava il posto vacante di Lupi (decaduto perché diventato Ministro), a causa dei veti incrociati di Pd e Pdl.
Io ho votato la nosra Francesca Businarolo che sarebbe stata perfetta, ma a Baldelli riconosco un'ottima conoscenza del regolamento parlamentare.
Sono sicuro che riuscirà a dimostrarlo, ammesso che non si dimetta anche lui "in massa" stasera insieme ai suoi colleghi del pdl (come annunciato)...
 

Luigi Di Maio; Ancora qualche dubbio sul mandarli tutti a casa?


Da 4 mesi Pd e Pdl stanno congestionando i lavori della Camera dei Deputati facendo slittare continuamente la Legge sui rimborsi elettorali ai partiti. Sono 4 mesi per approvare un testo che non abolisce i rimborsi elettorali bensì li trasforma geneticamente (continua a dare soldi ai partiti per sedi, bollette, corsi di formazione, etc).
La nostra proposta era semplice: nessun finanziamento pubblico ai partiti, di nessun tipo. Ci servivano due giorni per farla. A loro 4 mesi non sono bastati. E sicuramente sarà insabbiata al Senato.

Domani sembra che andrà deserta di nuovo la commissione antimafia, non si formerà, per litigi di Pd e Pdl. Mi aspetto almeno una presa di posizione PUBBLICA da Grasso e Boldrini.

Ancora qualche dubbio sul mandarli tutti a casa?

Vice Presidente Camera dei Deputati
Cittadino eletto per il Movimento 5 Stelle

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