FUORI LO STATO DAL MIO NEGOZIO
"Dovremmo diventare tutti Roberto Corsi: "Oggi sono 43 giorni che ho deciso di buttare fuori lo Stato dal mio negozio". Roberto Corsi, piccolo commerciante di Montalto Uffugo, in provincia di Cosenza. La voce è ferma. Decisa. Ha la piena consapevolezza delle proprie scelte. "Ho portato il registratore di cassa fuori dal negozio e non emetto più scontrini. Offro ai miei clienti uno sconto del 21%. Ogni volta che vado dal commercialista è una roulette russa. Sei congruo, non sei congruo. Spia gialla, spia verde, spia rossa". Consegnando al sindaco il suo documento di identità, Corsi è stato irremovibile: "La dovete accettare signor sindaco. Preferisco essere clandestino in Italia perchè almeno posso guadagnare 36 euro al giorno, quanto prendono i clandestini". "Sono stanco - conclude - Sto lottando per i miei figli. Mi sono rimaste solo le mutande."." Anib, roma
per seguire la storia completa clicca sui link
http://www.youtube.com/watch?v=1aWPTFgtTig http://www.lamiapartitaiva.it/fisco/fuori-lo-stato-dal-mio-negozio/ |
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