domenica 22 settembre 2013

Nicola Morra;Riconquistiamoci la nostra libertà.


Sono stato brevemente in provincia di Parma per Emilia in movimento. Oltre a dover fare i miei complimenti a chi ha permesso lo svolgersi di questo evento, mi sento di dover proporre per l'ennesima volta una riflessione che è anche un grido di disperazione: se continuiamo a far finta che la questione meridionale sia stata risolta, se pensiamo che non sia una priorità inderogabile, non permetteremo mai al paese di risollevarsi con la condivisione di un'idea di dignità umana che ci caratterizzi da trento a palermo.
Sul sud solo retorica inconcludente, operazioni politiche volte a perpetuare subalternità, clientele ed ascarismo.
Anche da questo punto di vista dobbiamo cambiare tanto. Classi dirigenti e rappresentanti, mentalità collettive, coscienze dei simgoli. E qua il movimento ci potrà, grazie al suo concetto di comunità ed alla sua idea di solidarietà, aiutare. Non per riproporre aiuti sterili, ma per educare all'autonomia, all'assunzione di responsabilità.
Lo dobbiamo fare. Non possiamo continuare a sottostare alle sanguisughe del partito unico che continuano a svenderci.
Riconquistiamoci la nostra libertà.

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