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venerdì 20 settembre 2013

Ultimo giorno di una settimana campale.

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Ultimo giorno della settimana. Meno male, perché questa settimana è stata campale. Tra le fibrillazioni del Governo, le varie Imu, Delega fiscale,  Equitalia, e chi più ne ha più ne metta, viene davvero voglia di disintossicarsi un po’. A proposito, chi mi ha seguito stamattina su Radio 24? Oggi ho ribadito un concetto che sta molto caro al MoVimento:  Equitalia va cancellata. Questo è un punto chiarissimo che ci sforzeremo di sancire in ogni sede e che stiamo cercando di portare avanti anche in Commissione. Immagino che abbiate letto nei giorni scorsi sui giornali degli scandali che hanno portato all’arresto di funzionari che spostavano in avanti i termini di pagamento per imprenditori “disponibili”. Non serviva certo questo perché gli italiani perché odiassero Equitalia, dato che già prima non credo godesse di diffuse simpatie. Ma dopo il caso delle cartelle pazze, dei ritardi nelle notifiche per alzare il più possibile gli interessi, questa davvero non ci voleva. E’ per questo che ci tengo a ricordare che nella delega fiscale abbiamo chiesto forte e chiaro che, con lo scadere del termine della legge in ragione della quale Equitalia si occupa di riscossione per gli enti locali, questa gestione torni in mano alle amministrazioni, in modo che decidano di decidere in proprio se esercitare questa attività direttamente o avvalendosi di soggetti privati. Soggetti privati che, comunque, dovranno essere attentamente vigilati.
Molti di voi sanno, d’altra parte, che Equitalia è di fatto un società per azioni ed è privata. Da quando in qua un privato può garantire che un’attività prettamente statale come questa sia compiuta, per l’appunto, con “equità”? Il privato ha la necessità di massimizzare gli utili e questo difficilmente si sposa bene con la tutela del cittadino contribuente, specie se si trova di fronte una controparte con poteri che per certi versi possono essere definiti abnormi. Noi vogliamo che la riscossione torni in mano al pubblico in modo che non siano importanti le “performances” ma la regolarità dell’operato. Spero di non essere stata noiosa.
Leggo con una certa preoccupazione che il Governo intende mandare altri 200 soldati per la Tav. Al di là delle riflessioni che noi del MoVimento ben conosciamo sulla problematica dell’alta velocità in Val di Susa, vorrei chiudere con una domanda, da fredda donna di finanza: ma chi li paga tutti ‘sti soldi? Quanto ci verrà a costare quest’opera inutile con annessi e connessi? E a chi andrà a beneficio, a parte ai costruttori? So che tutti voi avete sognato di andare a Lione almeno una volta nella vita, ma… andateci piano!   
Buon week end a tutti!
Carla 

lunedì 9 settembre 2013

Se il Pd vota la decadenza di Berlusconi, il governo cade


Renata Polverini: "Se il Pd vota la decadenza di Berlusconi, il governo cade". E qui già ci potremmo fermare, perché uno sticazzi è sufficiente ad "analizzare" le affermazioni della Polverini, che peraltro conta nel Pdl come Civati nel Pd.
Io però rovescerei la "minaccia", perché è proprio il senso logico che abbiamo smarrito: e se fosse il Pd a far cadere il governo? Così, in scioltezza e con agio. Serenamente e risolutamente. Con una motivazione tipo: "Sai che c'è, Silvio? Vuoi farlo cadere 'sto governo? Facciamo così: ti abbreviamo il lavoro. Lo facciamo cadere noi. E sai perché? Perché ci vergogniamo come ladri alla sola idea di stare al governo con un condannato in via definitiva per frode fiscale e sotto processo per altri sette-8mila reati. Con te non vogliamo più avere nulla a che fare. Ci hai rotto le palle, arrivederci".
Non sarebbe questa, in un paese normale, la prassi democratica scontata? Non dovrebbe essere la parte "innocente" (le virgolette non sono a caso) a liberarsi al più presto della parte colpevole (l'assenza delle virgolette non è a caso)?
Non sarebbe bellissimo?

(Okay. Adesso cambio di nuovo pusher e torno a prendere la pillola giusta del nostro paese-Matrix, giusto per non riporre fiducia oltremodo sconsiderata nel partito di Violante e Boccia).

Se il Pd vota la decadenza di Berlusconi, il governo cade


Renata Polverini: "Se il Pd vota la decadenza di Berlusconi, il governo cade". E qui già ci potremmo fermare, perché uno sticazzi è sufficiente ad "analizzare" le affermazioni della Polverini, che peraltro conta nel Pdl come Civati nel Pd.
Io però rovescerei la "minaccia", perché è proprio il senso logico che abbiamo smarrito: e se fosse il Pd a far cadere il governo? Così, in scioltezza e con agio. Serenamente e risolutamente. Con una motivazione tipo: "Sai che c'è, Silvio? Vuoi farlo cadere 'sto governo? Facciamo così: ti abbreviamo il lavoro. Lo facciamo cadere noi. E sai perché? Perché ci vergogniamo come ladri alla sola idea di stare al governo con un condannato in via definitiva per frode fiscale e sotto processo per altri sette-8mila reati. Con te non vogliamo più avere nulla a che fare. Ci hai rotto le palle, arrivederci".
Non sarebbe questa, in un paese normale, la prassi democratica scontata? Non dovrebbe essere la parte "innocente" (le virgolette non sono a caso) a liberarsi al più presto della parte colpevole (l'assenza delle virgolette non è a caso)?
Non sarebbe bellissimo?

(Okay. Adesso cambio di nuovo pusher e torno a prendere la pillola giusta del nostro paese-Matrix, giusto per non riporre fiducia oltremodo sconsiderata nel partito di Violante e Boccia).

mercoledì 28 agosto 2013

Governo: lite Pd-M5S. Moretti, bambini. Ruocco, informati meglio

Si attaccano a tutto per screditare il M5S..il brutto e che lo fanno in televisione dove c'è gente che non e su internet e crede a tutto quello che dicono"

28 Agosto 2013 - 11:38
(ASCA) - Roma, 28 ago - Duro 'botta e risposta' tra Alessandra Moretti (Pd) e Carla Ruocco (M5S), ospiti questa mattina ad Agora' Estate, su Rai Tre. ''Il Movimento 5 Stelle in aula ha atteggiamento distruttivo, dice 'no' a prescindere su tutto - ha affermato la deputata democratica -. Nelle commissioni notiamo che c'e' un profondo disagio da parte dei loro parlamentari perche' molti vorrebbero cambiare atteggiamento iniziando a dialogare costruttivamente con le altre forze politiche. Dobbiamo capire se vogliamo iniziare a crescere e diventare adulti o continuare a rimanere bambini privi di un'iniziativa politica che dia un segnale agli otto milioni di cittadini che hanno votato il Movimento 5 Stelle''. Non tarda ad arrivare la replica della deputata 5 Stelle Carla Ruocco: ''L'onorevole Moretti ha detto il falso. Abbiamo presentato numerosi emendamenti sui tagli dei costi della politica, sull'abolizione dell'Imu anche alle imprese; abbiamo proposto emendamenti che prevedevano la pianificazione di un fondo per il rilancio dell'economia. Queste cose sono state tutte bocciate in commissione. Evidentemente - ha concluso Ruocco - l'onorevole Moretti non e' proprio informata sul lavoro che facciamo. Siamo gli unici che lavorano. Siamo gli unici ad essere dalla parte dei cittadini. Dico all'onorevole Moretti che io non sono una ragazzina''. com-ceg/mau/rl
 

martedì 20 agosto 2013

Stiamo arrivando ad un punto di non ritorno


Stiamo arrivando ad un punto di non ritorno. Stiamo arrivando sl momento decisivo.
Leggo che per blindare il governo letta, qualcuno già starebbe sondando l'ipotesi di una ventina di senatori pdl disposti a sostenere cmq l'esecutivo, venendo fuori dal loro gruppo.
Dopo aver sperato che il m5s si spaccasse, cedendo alle lusinghe del potere, di una responsabilità che avrebbe dovuto irretire tanti, le forze della conservazione provano disperatamente qualunque escamotage pur di salvarsi.
Ma stanno sempre più dimostrando agli italiani, malgrado l'opera mistificatrice di tanti giornali e di tante tv, quale sia la loro vera natura: blocchi di potere e di privilegio, caste chiuse e monopolistiche, compattate dall'istinto di sopravvivenza e soltanto da quello.
Non un ideale, non un valore, non il rispetto delle regole democratiche. 
La stessa polemica sollevata da Giachetti contro la Finocchiaro sulla doppiezza di parti del pd/pdl sulla riforma della legge elettorale la dice lunga.....
Noi adesso dobbiamo ancor più insistere: con un parlamento illegittimo, con pregiudicati che dettano l'agenda al presidente del consiglio, con questa gente che ha definito il semplice concetto di reddito di cittadinanza una "nozione divisiva", non vogliamo avere a che fare.
Che si consegnino al passato, che accettino il giudizio degli elettori, il più presto possibile e senza procurare altri danni. Noi promuoveremo un'azione di governo che avrà i cittadini come destinatari fondamentali, mandando chiaramente le lobbies che finora hanno condizionato questi decenni funesti a ...raccogliere mazzolini di violette nei prati inquinati dalle loro discariche, dai loro veleni. Magari sotto le ciminiere tossiche dell'ILVA.

domenica 18 agosto 2013

GLI ASSURDI STIPENDI DEI DIPENDENTI DEL GOVERNO


Operazione trasparenza: i dipendenti della Camera guadagnano più dei parlamentari
La Camera dei Deputati, ha pubblicato ieri sul sito istituzionale gli stipendi dei dipendenti. L'operazione trasparenza voluta dalla Presidente Boldrini, ha portato alla luce conferme a voci che giravano da tempo e un mucchio di materiale per gli eserciti anti-casta su cui riflettere.
E non si parla di parlamentari, si chiaro: si tratta di falegnami, elettricisti, baristi, barbieri, centralinisti, usceri, fino ai vertici più alti.
Lo stipendio più elevato, è quello del Segretario generale Ugo Zampetti, assunto con un contratto di circa 406mila euro, i due vice segretari (Guido Letta e Aurelio Speziale) lo seguono con circa cento mila euro in meno. I loro contratti, sono soggetti a rivalutazioni biennali del 2.5 per cento.
Al di là degli alti compensi d'ingresso, la tabella pubblicata sorprende per la velocità e la consistenza degli scatti di anzianità. Succede così che un "operatore tecnico" - secondo definizione - come un barbiere, viene assunto con contratto da 30mila e rotti euro, ma già dopo dieci anni di servizio raggiunge quota 50 mila, dopo venti 89, dopo trent'anni 127, per arrivare a 131mila euro annui al quarantesimo anno di anzianità.
Discorso analogo per gli assistenti parlamentari, i cosiddetti "commessi": che iniziano con 34mila per poi arrivare con gli anni a 136 mila euro. Scatti più rapidi invece per i tecnici delle riprese video e audio della TV della Camera: si parte poco sopra ai 30 mila, ma già dal decimo anno si superano i sessanta mila euro.
consiglieri parlamentari che svolgono attività di responsabilità e sono praticamente i veri e propri funzionari della Camera dei deputati, partono da una retribuzione di ingresso di oltre 64mila euro. Dopo 10 anni sono poco al di sotto dei 145mila euro, dopo venti superano i 228mila. Dopo trent'anni di anzianità si possono portare a casa 318mila euro, dopo i 40 anni svettano a 358mila euro. 
In pratica, un falegname o un elettricista al massimo dello scatto di anzianità, guadagna più di un deputato. Paragone che rende bene il senso del rapporto di forza reale tra funzionari e parlamentari.
Il segratario generale, guadagna quasi quanto quattro eletti: e d'accordo che il suo è un incarico da super-manager, gestendo milioni, palazzi e servizi, ma anche fare le leggi e decidere dove spendere i quasi 800miliardi che il nostro stato costa annualmente non è un ruolo da meno. Ma qui si potrebbe correrre il rischio di riaprire una questione non proprio ben digerita, che riguarda lo stipendio dei parlamentari ed il perché debba necessariamente essere alto: lasciamo perdere.
Lasciatemi dire però, a proposito, che l'idea che un barista di Montecitorio guadagni più di un Presidente di regione o del sindaco di una grande città italiana (Roma, Milano, Firenze) è al di là di ogni logica e del buonsenso.
Non con questo comunque, sia chiaro, si deve giustificare un sistema - quello dei parlamentari - fatto di privilegi e benefit, con stipendi comunque molto al di sopra della media dei pari grado europei. E il paragone non serva a dire alziamo il compenso dei parlamentari: ma all'inverso, eliminiamo il bar o riportiamo i dipendenti a valori coerenti col resto del mercato.
Ma questi numeri devono farci riflettere sul fatto che il privilegio in Italia è molto ben mimetizzato, spesso anche lontano dai centri in cui si immagina comunemente di poterlo individuare. Nel caso anni di retorica anti-casta (giusta, per carità!), contro i Parlamentari - tanto da trasformare la parola "poltici" in qualcosa di sporco impudico e svergognato - hanno distratto, miopi, da altre situazioni.Situazioni di privilegi altrettanto consolidati, forti di rapporti di potere cementati dal tempo.
Dati come quelli pubblicati, parlano chiaro e ci dicono che occorre cambiare bersaglio sulla lotta agli sprechi della politica: mirare verso quelle figure nascoste tra i cavilli legislativi di epoche passate, verso le società amministrate, partecipate, municipalizzate con i loro consiglieri dorati, verso consorzi e enti intermedi, verso tutta una serie di stipendifici sostenuti di tasca nostra.
Rivedere certe strutture con coarggio e con altrettanto coraggio rivederne il funzionamento: per esempio,come è possibile spiegare scatti di anzianità come quelli descritti, ad un insegnante che riuscirà se va bene a portare a casa poche centinaia di euro di amuento salariale a fine carriera?
I privilegi sono dissimulati ovunque e non soltanto sugli scranni delle Camere: spesso stanno anche dietro, anche sotto - molto sotto.

sabato 17 agosto 2013

Bertorotta (M5S) : “Governo privilegia Equitalia e non i cittadini”


QUANDO FINIRANNO DI FARE LA GUERRA AL M5S E VOTARE LE PROPOSTE DI LEGGE CHE PRESENTANO STUDIANDOLE E NON VOTARE CONTRO A PRIORI,FORSE SI POTRA' DIRE CHE E UN GOVERNO..
L’ultimo provvedimento che si e’ licenziato al Senato (contro cui il movimento si e’ battuto per cercare di migliorarlo, con voto finale no; per l’impossibilità’ di incidere in modo significativo.
Infatti, tranne l’emendamento che ha consentito la possibilità di poter versare sul fondo garanzia delle PMI e micro imprese la differenza delle diarie ed indennità e non solo, per come da noi promesso in campagna elettorale, non altro di significativo siamo riusciti ad ottenere) e’ stato il così detto “decreto del fare”.

Il DDL n.974 che, tra le tante non cose fatte, ha visto, addirittura e con la scusa di migliorare le relazioni con i debitori contribuenti, l’introduzione ipocrita ad opera del Governo all’art. 52, della lett. h) di cui, naturalmente, nessun giornale ha dato notizia.

Norma, questa, che lascia la possibilità di iscrivere ipoteca sugli immobili, pur se costituenti unica casa di abitazione non di lusso del debitore contribuente (e, a maggior ragione, per le altre tipologie) ed anche se non si sono verificate le condizioni per pignorare l’immobile.
Ipocritamente, in buona sostanza da un lato si propugnarla e si sbandiera l’avere reso non pignorabile la prima casa di abitazione e nel contempo si consente l’iscrizione di ipoteca esattoriale tout court.
Con quello che questo comporta, perche’ di fatto viene preclusa la possibilita’ di accedere ad ogni forma di finanziamento.
Occorre riconoscere che il Governo ha le idee ben chiare su quale atteggiamento mantenere nei confronti della classe media in difficoltà, oberata da una tassazione insostenibile ed in sofferenza ed in cui e’ diventato impossibile accedere al circuito del credito e in cui – spesso – il suo peggior pagatore è proprio la P.A.

E bisogna aggiungere che messa di fronte ad una tale palese contraddizione, ha rivelato nell’aula del Senato, su un emendamento che ne chiedeva la soppressione, quale fosse il suo vero interesse: privilegiare quello di Equitalia e non certo quello dei cittadini a cui, invece, continuare a condizionare la loro esistenza.
Queste le piccole battaglie che stiamo combattendo per il nostro popolo.
Ornella Bertorotta – Portavoce M5S Senato

mercoledì 14 agosto 2013

“Bersani mi ha detto: il Pd farà decadere Berlusconi”



Sono passati quasi sei mesi dall’ingresso dei Cinque stelle a Palazzo. «Immagina un giocatore che si fa tutto il campo dribblando e poi arriva davanti alla porta sbagliando un gol fatto. Noi di errori ne abbiamo commessi, ma poco a poco abbiamo ingranato e ora non sbagliamo un colpo». Alessandro Di Battista è tra gli stellati più noti, presente in piazza e attivo in aula, da molti incoronato leader carismatico. Ha lanciato l’iniziativa “invita un deputato a cena”, è andato in Spagna a parlare del Movimento: «Ci sono tre gruppi che vogliono presentarsi alle prossime elezioni».
Con Linkiesta tiene i piedi per terra: «Ognuno ha i suoi talenti, c’è chi ha una leadership comunicativa e chi sa leggere un bilancio alla grande». Il giro di boa delle vacanze estive è segnato dalla sentenza Mediaset: «Bersani mi ha detto che lui è convinto che il Pd farà il suo dovere e farà sì che Berlusconi non sarà senatore». Nel frattempo i Cinque Stelle preparano il campo: «Napolitano ci dia il governo e realizzeremo cinque punti chiave». Nessuna alleanza perché «i partiti sono diventati banche, oligarchie organizzate che fanno i cazzi loro a scapito della collettività, se cade Berlusconi cadono anche molti affaristi del Pd».
In questi mesi è stato ovunque. Come sta?
Ho dormito quattro ore a notte, ho dato tutto e ho bisogno di due settimane di riposo. A lungo andare il Palazzo ti logora, ti toglie l’anima e per non perderla ho fatto molte iniziative coi cittadini. Da un lato Montecitorio è Versailles, dall’altro sembra la classe dei ragazzi della 3° C. Non pensavo che molti parlamentari fossero di così basso livello. Ci sono persone preparate come Fava di Sel, Fedriga della Lega nord, Corsaro di Fratelli d’Italia. E altre che hanno pagato molti soldi per essere qui: io ho speso 150 euro di campagna elettorale, ma c’è chi nel Pd e nel Pdl ne ha sborsati 30mila per farsi mettere in posizioni eleggibili. Un vero ricatto, perché poi l’attività politica sarà inevitabilmente condizionata. Anche per questo vogliamo togliere i soldi dalla politica, ma purtroppo il ddl è slittato a settembre grazie al governo del rinvio.
Il vostro viaggio in Kazakistan per incontrare Alma Shalabayeva ha riacceso i riflettori sulla vicenda. 
Abbiamo chiesto di istituire una delegazione ufficiale alla Commissione Esteri della Camera, Cicchitto ha detto no e noi abbiamo fatto cinque biglietti aerei pagati con i nostri soldi, dopodiché siamo partiti. Abbiamo messo in piedi la diretta streaming con la Shalabayeva, qualcosa di incredibile. Una missione diplomatica che diventa trasparente, la politica che si apre. Abbiamo raccolto altri elementi per fare chiarezza sulla vicenda, siamo riusciti a parlare con tutti gli attori coinvolti, compreso il ministro degli Esteri kazako. Gli abbiamo detto che siamo la principale forza di opposizione italiana e alle prossime elezioni saremo al governo. Volente o nolente, doveva confrontarsi anche con noi.
La sentenza Mediaset e le nuove scosse per il governo. Quali sono le sue sensazioni per il dopo estate?
Bersani mi ha detto che è convinto che il Pd farà il suo dovere e farà sì che Berlusconi non sarà senatore. Io non mi fido e gli ho chiesto: “Sei convinto come eri convinto che avrebbero votato tutti per Prodi?”.
Il capogruppo Nuti vi ha inviato una lettera con la road map in caso di crisi. Legge elettorale e poi il voto, oppure un governo di emergenza che realizzi 5 punti cardine. Ma negate aperture.
Non è scritto da nessuna parte che dobbiamo fare qualcosa col Pd. La nostra lettera è un’apertura al Parlamento, vogliamo che questo governo cada il prima possibile perché sta rovinando l’Italia. Napolitano deve assumersi le sue responsabilità e io, fossi in lui, mi dimetterei. Qualora cadesse l’esecutivo e in caso di mancato scioglimento delle Camere, il Paese avrebbe bisogno non solo di una nuova legge elettorale, ma anche di misure emergenziali che i partiti non possono fare.
Qui entrate in gioco con i vostri punti cardine. 
Ci dessero il governo. Noi siamo liberi. Presenteremo al Parlamento una serie di punti chiave. Legge elettorale, conflitto d’interessi, legge sul finanziamento pubblico ai partiti, reddito di cittadinanza e misure straordinarie per le PMI come l’abolizione dell’Irap. Queste cose le farebbe il Parlamento con l’ausilio del governo. Non avremmo bisogno di alleati e insieme al Capo dello Stato troveremmo personalità adeguate. Detto ciò, noi dialoghiamo ma non ci alleiamo con chi ha distrutto l’Italia, non si parla con i partiti ma con i deputati. D’altronde Pd e Pdl sono uguali, forse il Pd ti prende meglio per il culo.
Ostruzionismo, battaglie notturne e “straordinari” in Commissione. Come valuta la vostra attività parlamentare?
Il primo periodo è stato il più difficile perché dovevamo conoscerci, fare i colloqui con i collaboratori, non avevamo un ufficio legislativo. Immagini un giocatore che si fa tutto il campo dribblando e poi arriva davanti alla porta sbagliando un gol fatto. Di errori ne abbiamo commessi, ma poco a poco abbiamo ingranato e sono due mesi che, in quanto opposizione, non sbagliamo un colpo.
È il deputato Cinque Stelle più in vista. Carismatico, richiesto da tutti. Molti la vedono leader.
La parola leadership non è brutta, ma da noi non c’è nessun capo. C’è chi sa parlare bene in pubblico e ha una leadership comunicativa, ma ci sono anche persone che sanno leggere un bilancio alla grande. Ognuno ha i suoi talenti, siamo tutti utili ma nessuno indispensabile. In futuro ci saranno altri Nuti, Sibilia e Di Battista. Eppure nella storia della Repubblica non c’è mai stato un gruppo parlamentare che ha espresso così tante leadership: ognuno di noi sta uscendo, tutti facciamo interventi in aula mentre nel Pd e Pdl parlano sempre gli stessi.
Ma anche nelle dinamiche interne un Di Battista emerge.
L’assemblea dei parlamentari M5s mi “cazzia” come “cazzia” chiunque altro. Noi stiamo esprimendo tante persone con altrettanti talenti. Alla fine di questa legislatura saremo ognuno competente nelle proprie materie, mentre nei partiti ci sono i capi e i premibottone.
Con la vostra strategia parlamentare non rischiate di condannarvi all’irrilevanza?
No. C’è una parte di me che è incazzata: avrei voluto cambiare l’Italia nel giro di cinque mesi ma non è possibile. Dall’altro lato la nostra presenza è determinante, ci stiamo incuneando all’interno delle falle del sistema. E non è un caso che Bersani e Monti siano defunti politicamente e Berlusconi sia stato condannato.
La sua consacrazione mediatica a Montecitorio si è avuta col discorso sui Marò. Sembrano passati secoli.
La situazione è in mano alla giustizia indiana. Da italiani ci auguriamo che non siano colpevoli e qualora vengano condannati faremo di tutto per far loro scontare la pena in Italia. Purtroppo la vicenda è stata gestita male prima, ora non possiamo interferire. Auspichiamo che il governo utilizzi tutti gli strumenti di ratifica del diritto internazionale per controllare che il processo sia corretto.
Se si tornasse a votare a breve, autunno o primavera, ci sarebbe?
Sì, vorrei lavorare un certo numero di anni nelle istituzioni, mi sentirei in dovere di portare avanti il lavoro iniziato. Ribadisco che questa non è la vita che voglio fare, è una parentesi in cui mi metto a disposizione della collettività e combatto per il popolo italiano. Voglio tornare a fare il mio mestiere.
Però un po’ ci ha preso gusto.
Meno di quanto sembra, sono orgoglioso di quello che stiamo facendo ma è molto faticoso. E non è una bella vita. Quando finiremo noi entreranno altri. La più grande rivoluzione è già compiuta: non è vero che il mestiere del deputato debba appartenere ad una èlite. Lo possono fare tutti: bastano determinazione, onestà e organizzazione.
Twitter: @MarcoFattorini

 http://www.linkiesta.it/di-battista-m5s#ixzz2bw7gb8GF

giovedì 8 agosto 2013

Sibilia (M5S) : “Letta sei un paraculo! Tutto il governo è paraculo”


Sibilia (M5S) : “Letta sei un paraculo! Tutto il governo è paraculo”  
LETTA sei un paraculo! Il tuo GOVERNO è paraculo! La MAGGIORANZA che ti sostiene è paraculo!
Nascondersi dietro le parole di NAPOLITANO per celare l’ incapacità e inconsistenza di questo esecutivo è da paraculo!
Governare con il pregiudicato di ARCORE è da paraculo!
Governare con il più noto EVASORE d’Italia dicendo che è colpa del M5S è da paraculo!
Governare con il vecchio TRUFFATORE del PDL continuando la farsa della legalità è da paraculo!
Far credere per 25 anni che BERLUSCONI sia stato un nemico essendo invece il migliore alleato è da paraculo!
ALFANO è paraculo!

Il ministro degli INTERNI che dice di non sapere di un’operazione di polizia che RAPISCE ed espelle due donne sul suolo italiano è da paraculo!
QUAGLIARIELLO è paraculo!
Un ministro delle RIFORME COSTITUZIONALI che vuole modificare la costituzione senza rispettare la costituzione è paraculo!
Un ministro che presenta un DL per l’abolizione del ai partiti dichiarando :”Abbiamo SUPERATO il Movimento 5 Stelle” è paraculo!
Una maggioranza che si TIRA INDIETRO nella discussione dello stesso decreto è paraculo!
Una maggioranza che NON vuole abolire il FINANZIAMENTO PUBBLICO ai partiti, dopo aver detto di volerlo fare, è paraculo!
Il PD e il PDL che prima delle elezioni sono CONTRARI agli F-35 e poi, con la poltrona sotto al sedere, ne diventano magicamente FAVOREVOLI … sono paraculo!
Il PD che prende voti dicendo di essere contrario al TAV, salvo poi RIMANGIARSELO alla prova dei voti, è paraculo!

I partiti che entrano in coalizione e poi DIVENTANO opposizione sono paraculo! Questa LEGGE ELETTORALE è paraculum!
Questo sistema che si regge con lo SPUTO e a spese dei cittadini è paraculo! Un parlamento COSTRETTO a lavorare solo sui decreti che propone il governo…è paraculo!
Domani votate il DL “del fare” UNA RAPINA, poi andatevene al mare felici, bugiardi e contenti.
Ma al rientro saremo ancora qui fino al giorno in cui ogni paraculo avrà lasciato tutti i palazzi di governo.
Preparatevi ad un ‪#‎AUTUNNOCALDO‬
Dopo lo tsunami arriverà il TORNADO!
Carlo Sibilia – Portavoce M5S Camera

venerdì 2 agosto 2013

ASPETTANDO LA CONDANNA


IERI MENTRE AL GOVERNO I DEPUTATI ,SENATORI, USCIERI E TUTTI I LAVORATORI
ASPETTAVANO  IL VERDETTO DI BERLUSCONI NERVOSAMENTE ,I RAGAZZI DEL M5S
ERANO FUORI AL PARLAMENTO A PARLARE CON IL POPOLO.
ANCHE QUESTO E  CAMBIAMENTO

martedì 23 luglio 2013

LA FIDUCIA



Mamma uccide il figlio di 5 anni e lo fa a pezzi per mangiarlo: Egitto sotto cho

  Mamma uccide il figlio di 5 anni e lo fa a pezzi per mangiarlo: Egitto sotto choc © Fornito da Il Giornale Egitto sotto choc dopo un terri...