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lunedì 28 aprile 2014
domenica 4 agosto 2013
Luigi Di Maio,programma della camera di domani
Conclusosi questo weekend-farsa del "condannato di Arcore", domani ricominciano i lavori della Camera con il DL "svuota-carceri". E questa settimana abbiamo altri due decreti da convertire, oltre alla legge sull'omofobia e quella sul finanziamento pubblico ai partiti da discutere e appovare (fantascienza).
Dal palco di via del Plebiscito, di fronte ad una "folla" di circa mille persone (non erano 500 i pullman che dovevano arrivare a Roma?), un condannato in via definitiva, ineleggibile, ha ancora una volta attaccato la magistratura, attaccato la sinistra (con cui governa insieme) e attaccato i suoi ex alleati (che mi pare abbia sempre scelto lui). Insomma un amarcord degli ultimi 20 anni, con lacrimuccia finale.
Finita la "manifestazione di cortile", Letta (PD) si è rallegrato pubblicamente che il "condannato in via definitiva" non gli abbia staccato la spina. Il Pd tira evidentemente un sospiro di sollievo: se Berlusconi avesse staccato la spina, avrebbero dovuto rispondere al nostro appello m5s di "nuova legge elettorale e poi al voto" (terrore negli occhi di chi è abituato alla poltrona da nominato grazie al porcellum). La domanda (retorica) è, perchè non è il Pd a staccare la spina?
Pd e Pdl vengono da anni di rapporto clandestino, si sono dovuti sposare in Aprile, ma preferivano la frivolezza delle scappatelle (storicamente più comode). Dopo il matrimonio si sa, arriva qualche piccola crisi di coppia, ma alla fine l'amore vince sempre su tutto...anche sulle condanne in via definitiva.
Non potrete proteggervi in eterno.
Dal palco di via del Plebiscito, di fronte ad una "folla" di circa mille persone (non erano 500 i pullman che dovevano arrivare a Roma?), un condannato in via definitiva, ineleggibile, ha ancora una volta attaccato la magistratura, attaccato la sinistra (con cui governa insieme) e attaccato i suoi ex alleati (che mi pare abbia sempre scelto lui). Insomma un amarcord degli ultimi 20 anni, con lacrimuccia finale.
Finita la "manifestazione di cortile", Letta (PD) si è rallegrato pubblicamente che il "condannato in via definitiva" non gli abbia staccato la spina. Il Pd tira evidentemente un sospiro di sollievo: se Berlusconi avesse staccato la spina, avrebbero dovuto rispondere al nostro appello m5s di "nuova legge elettorale e poi al voto" (terrore negli occhi di chi è abituato alla poltrona da nominato grazie al porcellum). La domanda (retorica) è, perchè non è il Pd a staccare la spina?
Pd e Pdl vengono da anni di rapporto clandestino, si sono dovuti sposare in Aprile, ma preferivano la frivolezza delle scappatelle (storicamente più comode). Dopo il matrimonio si sa, arriva qualche piccola crisi di coppia, ma alla fine l'amore vince sempre su tutto...anche sulle condanne in via definitiva.
Non potrete proteggervi in eterno.
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