Visualizzazione post con etichetta DIMISSIONI. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta DIMISSIONI. Mostra tutti i post

martedì 13 settembre 2022

Dimissioni di Putin: cosa sta succedendo

 

Sette dei dieci deputati municipali di San Pietroburgo hanno firmato una lettera in cui contestano l’operato di Putin, avanzando una dura richiesta nei confronti del Premier.

Ad oggi il conflitto tra la Russia di Putin e l’Ucraina di Zelensky sta perdurando da ben sei mesi. In tutto questo tempo l’Ucraina, nonostante gli attacchi messi in atto dalle truppe russe, ha continuato a resistere senza mai abbandonare le linee di combattimento per non permettere alle truppe nemiche di conquistare tutti i loro territori

Sembra che la controffensiva ucraina stia mettendo in seria difficoltà la Russia. Difatti, le forze armate ucraine hanno riguadagnato circa 6 mila chilometri quadrati di territori dall’inizio di settembre. Riconquistata anche la seconda città del paese di Charkiv.



lettera dei deputati municipali

L’azione del presidente del Cremlino sta suscitando la disapprovazione di numerosi leader. Sette dei dieci deputati municipali del distretto Smolninskoye di San Pietroburgo, città natale del presidente, hanno firmato una lettera in cui contestano l’operato di Putin. «Le tue visioni, il tuo modello di gestione sono disperatamente fuori tempo. E impediscono lo sviluppo della Russia e del suo potenziale umano»

All’interno della lettera, i sette deputati hanno richiesto alla Duma che il presidente russo Vladirmir Putin venga processato. Il leader è accusato di «tradimento» nei confronti della sua stessa patria. La lettera, pubblicata da “Repubblica”, continua: «Riteniamo che la decisione del presidente Putin di lanciare l’operazione militare speciale danneggi la sicurezza della Russia e dei suoi cittadini».

Secondo le accuse il leader del Cremlino sarebbe responsabile delle nefaste conseguenze che la guerra sta avendo sulla società e sull’economia russa. A sostegno di questa argomentazione nella lettera i sette deputati menzionano le ingenti perdite umane dell’esercito (oltre cinquemila persone). E i danni economici causati dai numerosi pacchetti di sanzioni inflitti dall’Unione europea. Inoltre sarebbe responsabilità di Putin anche l’espansione del blocco Nato a Svezia e Finlandia e la militarizzazione dell’Ucraina.

venerdì 27 settembre 2013

Giuseppe D'Ambrosio risponde al Corriere della Sera


Qualcuno avvisi l'editorialista del Corriere della Sera Polito che il PDL ha tutta la possibilità di dimettersi in blocco anche se, tecnicamente, non esistono dimissioni collettive, ma le stesse restano sempre singole.
Nessuna delle leggi attuali vieta questa possibilità ai parlamentari.

Allo stesso tempo però i parlamentari del PDL sappiano che il sottoscritto, in quanto Presidente della Giunta delle Elezioni alla Camera dei Deputati, è pronto in caso di voto favorevole della Camera sulle singole dimissioni, a fornire immediatamente all'aula l'elenco dei subentranti per l'approvazione definitiva.

giovedì 26 settembre 2013

Nicola Morra,il pdl a rassegnato le dimissioni nelle mani di un pregiudicato


I parlamentari pdellini hanno rassegnato le loro dimissioni nelle mani di un condannato con sentenza passata in giudicato, cioè di un pregiudicato, che le presenterà qualora venga fatto decadere da senatore.
Cosa aspettiamo? Noi votiamo e voteremo -spero in modo palese- sempre a favore dell'offerta di dimissioni da parte di chi non vuole starci in parlamento.

DIMISSIONI IN MASSA DEL PDL, MA....



Dimissioni di massa consegnate nelle mani dei propri capigruppo.
Sapete quanto valgono? ZERO!

Le dimissioni vanno consegnate alla Presidenza di Camera e Senato altrimenti non valgono nulla.
E' solo un modo per alzare la posta in palio, facendo un po' di casino visto che il capo è all'angolo.

Ma se invece dopo 20 anni i parlamentari del PDL ci volessero regalare il mantenimento di una promessa, allora sarei il primo ad essere felice.

Italiani, vi trovereste le prime elezioni dopo 20 anni senza Berlusconi, con la comprensione di cosa siano i suoi parlamentari e con la consapevolezza di quello che rappresenta il PD.

Avreste nelle vostre mani il vostro futuro.
Affiderete ancora il vostro futuro ai vostri aguzzini o proverete a cambiare realmente strada?
La strada sarà migliore o peggiore di quella precedente non lo sappiamo ma, ormai, cosa avete da perdere?

 
 

lunedì 16 settembre 2013

Andrea Scanzi e la richiesta di dimissioni di Amato


Interpellato sulla richiesta di dimissioni di Amato proposta da M5S, e relativa alla amena telefonata omertosa del 1990, il simpatico D'Alema ha detto: "Non scherziamo, Amato è giurista competente. Il resto non conta nulla".
Ma infatti: cosa vuoi che contino moralità e onestà nella politica italiana? Sono concetti troppo desueti e anzi astrusi per uno come D'Alema. Molto meglio continuare a fare un po' il cazzo che ci (gli) pare.
Che sciagura vivente.

domenica 15 settembre 2013

Corte Costituzionale, il Movimento 5 Stelle chiede le dimissioni di Giuliano Amato


Nicola Morra, capogruppo del M5S al Senato, si augura un passo indietro dell'ex vice di Craxi dopo le rivelazioni del Fatto Quotidiano: "Non faccia una frittata della giustizia". Il M5S presenterà un'interrogazione urgente al presidente del Consiglio e al Guardasigilli
Nominato da soli tre giorni giudice della Corte CostituzionaleGiuliano Amato colleziona già le prime richieste di dimissioni. A chiedere un passo indietro è il Movimento 5 Stelle per voce diNicola Morra, capogruppo al Senato, che fa riferimento all’articolo del Fatto Quotidiano. Il gruppo presenterà un’interrogazione urgente al premier Enrico Letta e al ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri.
“Giuliano Amato si dimetta da giudice della Corte costituzionale”, ha detto Nicola Morra. “Lo chiediamo con forza e decisione dopo aver letto l’articolo sul Fatto Quotidiano, relativo ad una intercettazione telefonica del 21 settembre 1990 che è agli atti di un processo per tangenti a Viareggio”. Il capogruppo M5S contesta l’incongruenza tra il ruolo di cui Amato è appena stato investito e il suo comportamento nei confronti di una testimone nell’ambito di un processo per corruzione. “E’ una vicenda che si sviluppa in epoca pre Mani Pulite dove l’allora deputato e vice segretario del Psi di Craxi telefonò e chiese alla vedova di un esponente socialista di non fare nomi dei protagonisti di una tangente da 270 milioni di lire. ‘Non fare i nomi con i giudici, niente frittate’, disse Amato alla vedova dell’esponente del Psi”.
“Se non si vuole che ora Giuliano Amato faccia lui una frittata della Giustizia, si dimetta da giudice della Corte Costituzionale”, è la richiesta del M5S. “Il Movimento 5 Stelle presenterà anche una interrogazione urgente al presidente del Consiglio ed al Ministro della Giustizia”.

venerdì 9 agosto 2013

Marina Berlusconi furibonda con Gianni Letta ù avrebbe consigliato al padre di dimettersi.


Marina Berlusconi furibonda con Gianni Letta perché avrebbe consigliato al padre di dimettersi. Ma d’altra parte è anche giusto: solo perché è un delinquente si dovrebbe dimettere ??.
SEGUICI SULLA PAGINA FACEBOOK Banda Bassottimarina_berlusconi_balla_1
Marina Berlusconi è furibonda nei confronti di Gianni Letta, reo di aver consigliato a suo padre di dimettersi da senatore senza aspettare la decadenza che verrà decisa dalla giunta di Palazzo Madama.
Una sintesi dell’arroganza e la faccia tosta dei Berlusconi Family. Solo perché è un delinquente Silvio dovrebbe dimettersi?
E quel rincoglionito che sta sul colle, che aspetta a dargli la grazia che gli spetta per diritto divino??
Amore di figlia? No, il carcere e l’estromissione della politica potrebbero significare la catastrofe per le aziende paterne (e per  sa sua eredità).
Che bella gente !!

Mamma uccide il figlio di 5 anni e lo fa a pezzi per mangiarlo: Egitto sotto cho

  Mamma uccide il figlio di 5 anni e lo fa a pezzi per mangiarlo: Egitto sotto choc © Fornito da Il Giornale Egitto sotto choc dopo un terri...