Visualizzazione post con etichetta Roberto Fico. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Roberto Fico. Mostra tutti i post

domenica 22 settembre 2013

ROBERTO FICO,I PASSI AVANTI DEL M5S DAL 2010 A OGGI


Ieri sera ho partecipato a Mondragone, in provincia di Caserta, all'evento organizzato dal meetup in villa comunale per presentare l'attività parlamentare.

C'erano un palco, posti a sedere, più dirette streaming (4000 persone connesse), tantissimi gazebo del movimento provenienti dai comuni vicini, luci, mixer, telecamere e circa 250 persone.

Il tutto finanziato dai cittadini con il lavoro spontaneo e le donazioni anche di un solo euro. 

Nel 2010 ero candidato presidente del movimento cinque stelle per le regionali in Campania. I ragazzi di Mondragone all'epoca organizzarono un evento in un piccolo pub per raccogliere le firme. Quella sera ci ritrovammo in dieci e raccogliemmo circa venti firme.

Era la prima volta che il movimento cinque stelle si presentava alle elezioni e quella sera del 2010 si parlò molto della strada da percorrere e del senso di ciò che si stava facendo.

Ecco ieri sera Mondragone aveva percorso un pezzo di strada e così la maggioranza dei Comuni italiani e tutti noi.

Non hanno scampo, ripeto, non hanno scampo.

Roberto Fico

P.S.
Ora sono in treno per andare in Emila alla festa del Movimento a Traversetolo vicino Parma. Ci vediamo tutti qui!

Loro non molleranno mai, noi neppure!

giovedì 12 settembre 2013

RAI: fuori i nomi!


Ci sono 5 società che prendono 1 miliardo dalla RAI! 1 miliardo!
Fico, M5S, le ha scoperte. Ecco chi sono: 


"Cade il primo velo sulle cosiddette “
Happy Five”, le 5 società di produzione che, negli ultimi 5 anni, avrebbero lavorato con la Rai più di altre aziende del settore. In Commissione di Vigilanza Rai abbiamo ottenuto i primi 3 nomi in occasione dell’audizione di Eleonora Andreatta, la Direttrice di Rai Fiction, che ha fatto espressamente riferimento a tre società diventate negli ultimi “fornitori d’eccellenza” della Rai, e destinatarie di un’importante fetta del budget annuale dedicato alla produzione di fiction, che quest’anno ruota intorno a 194 milioni di euro. Si tratta della Lux Vide, fondata da Ettore Bernabei, ex Direttore Generale della Rai, e ora presieduta dalla figlia Matilde. È stata, poi, citata la Fremantle Media. L’amministratore delegato della società è Lorenzo Mieli, figlio di Paolo, ex direttore del Corriere della Sera. La terza azienda è la Publispei, fondata da Gianni Ravera e ora gestita da Verdiana Bixio. Un percorso all'insegna della trasparenza massima è fondamentale quando si interagisce con chi gestisce oltre un miliardo di euro di risorse pubbliche.
Oggi si apre il confronto serrato tra la Commissione di Vigilanza Rai, il Ministero dello Sviluppo Economico e la Rai sul Contratto di Servizio che dovrà essere rinnovato in tempi brevi. Il contratto è stipulato tra la Radiotelevisione Italiana e il Ministero dello Sviluppo Economico. Ha una durata triennale (l’ultimo contratto è scaduto nel dicembre 2012) e disciplina le attività che la società concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo, la Rai, deve svolgere per assolvere il compito di servizio al pubblico nel territorio della Repubblica Italiana. La bozza del nuovo contratto è quasi pronta. Il viceministro Catricalà l’ha presentata al Cda Rai che dovrà esprimersi a riguardo il prossimo 18 settembre. Dopodiché arriverà alla Commissione Vigilanza, che deve pronunciarsi con un parere favorevole affinché il contratto venga concluso. Il Contratto di servizio è un atto fondamentale: deve delineare diritti e doveri delle due parti e offre gli strumenti necessari per garantire al cittadino il rispetto della funzione di servizio pubblico da parte della Rai. Con un’adeguata struttura normativa, il contratto diventerà un documento strategico di garanzia degli interessi dei cittadini: potremmo pretendere la massima trasparenza, come nel caso degli atti di gestione e degli stipendi. Potremmo rendere pubblica la contabilità separata dell’azienda: il cittadino deve sapere quando un programma è finanziato con il canone (quasi due miliardi di euro all’anno) e quando è invece finanziato dalla pubblicità (600 milioni di euro all’anno). Possiamo farcela. Possiamo far sentire la voce di tutti nelle Istituzioni e riportarla ai vertici Rai. Facendo rete ci possiamo riuscire." Roberto Fico, presidente della Commissione di Vigilanza RAI

mercoledì 4 settembre 2013

ROBERTO FICO; CI FAREMO SENTIRE

Venerdì riprenderemo i lavori alla Camera con l’esame del disegno di legge che intende modificare l’art. 138 della Costituzione. Ci faremo sentire su questo punto, come abbiamo già dimostrato con la necessaria attività di “costruzionismo” nei mesi scorsi. Ci faremo sentire sia dentro le Aule parlamentari, che fuori con una manifestazione che i Meetup stanno organizzando in tutte le piazze d’ Italia, di cui vi darò i dettagli a breve.Alla Camera proseguiremo, poi, con l’analisi del provvedimento fuffa sull’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti.Il 9 settembre la giunta per le elezioni e le immunità sarà, invece, impegnata a discutere la decadenza di Silvio Berlusconi a seguito della condanna definitiva. Sul fronte della Commissione di Vigilanza Rai, siamo in attesa di riscontri da parte dei vertici aziendali sulle richieste di chiarimenti avanzate in merito a diverse questioni tra cui appalti e “happy five”.Intanto domani ho convocato l’Ufficio di Presidenza della Commissione per stabilire il calendario del mese e fare un punto della situazione, con particolare attenzione alle reticenze manifestate dai vertici Rai nel fornirci la documentazione richiesta. È sufficiente questa veloce panoramica per rendersi conto di come questo inizio settembre e l’autunno alle porte siano decisivi.È un momento storico e tutti, e dico tutti, dovremmo ricordarlo. Questo Paese ha vissuto per 20 anni una finta alternanza politica che ha vanificato l’essenza del meccanismo democratico. E le conseguenze di questo scempio della rappresentanza e del tradimento della fiducia degli elettori sono sotto gli occhi di tutti. Non esisteva una reale opposizione, degna di questo nome, e il Movimento lo è, legittimato dal voto di 9 milioni di persone.È l’Alternativa. Vera e valida. È infatti attraverso il Movimento e i cittadini eletti che può essere restituita la linfa vitale necessaria alle nostre Istituzioni per operare nell'interesse di tutti. Che senso ha guardare altrove? Che senso ha appiattirsi in logiche partitiche arcinote che non hanno, negli anni, portato a nulla di buono e solido. La strada è indicata e non va cambiata!Con il Movimento abbiamo un’opportunità: scrivere insieme, cittadini e portavoce eletti nelle diverse istituzioni - dal Parlamento alle Municipalità - un pezzo significativo di Storia di questo Paese, all'insegna dell’onestà, del bene comune, della volontà di migliorare realmente le cose in modo duraturo. E senza interessi “altri” e senza compromessi.Sta a noi tutti capire e cogliere questa occasione e lavorare in sinergia, compatti, per realizzare un cambiamento reale e tangibile.Forza! E buon lavoro a tutti
Roberto Fico

giovedì 15 agosto 2013

L'autunno si avvicina, ripeto, l'autunno si avvicina


Gli aerei che sorvolano le coste del Nord e del Centro Italia con le scritte in appoggio a Silvio Berlusconi sono gli ultimi rantoli di un'epoca finita. Gli ultimi colpi di coda disperati prima del passaggio definitivo.

Per fortuna il tempo è inesorabile per tutto e per tutti.
Questa classe politica è davvero al tramonto e un'altra Italia si sta preparando.

L'autunno si avvicina, ripeto, l'autunno si avvicina.

mercoledì 14 agosto 2013

RAI e la spettacolarizzazione del dolore

RAI e la spettacolarizzazione del dolore
raimission.jpg
"Ho approfondito nei giorni scorsi il progetto di "The Mission", il reality "umanitario" che la Rai realizzerà in collaborazione con l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati e l'organizzazione non governativa italiana Intersos. Il programma andrà in onda il 27 novembre e il 4 dicembre 2013 per descrivere le condizioni dei campi profughi in Sud Sudan, Repubblica Democratica del Congo e Mali.
Mi sono già confrontato con la Presidente della Rai Annamaria Tarantola a riguardo, nel corso del colloquio che abbiamo avuto venerdì 2 agosto, chiedendo ulteriori informazioni sulla trasmissione.
Si tratta di tematiche e contenuti meritevoli senza dubbio dell'attenzione dell'opinione pubblica e che dovrebbero essere trattati con serietà e sobrietà. Tuttavia sarebbe opportuno valutare e verificare se il linguaggio di trasmissioni televisive come i reality sia quello adeguato a raccontare il dramma di chi è costretto a fuggire dal proprio Paese a causa di guerre e persecuzioni.
Dato il rischio di spettacolarizzazione della sofferenza altrui, ho ritenuto necessario preparare personalmente un'interrogazione rivolta ai vertici della Rai da presentare in Commissione di Vigilanza.
Anche altri commissari si sono interessati al caso; il deputato del Pd Vinicio Peluffo ha depositato un'interrogazione a riguardo. La nostra attenzione sul punto è, dunque, massima.
In particolare ho intenzione di richiedere alla Presidente Tarantola, al Direttore Generale Gubitosi e al Direttore di Rai Uno Giancarlo Leone chi e in che modo produrrà le due puntate; se saranno accordati cachet alle celebrities che parteciperanno al reality; come sono state richieste e acquisite le liberatorie per l'utilizzo delle immagini delle donne, degli uomini e dei minori accolti nei campi profughi visitati.
Ho chiesto inoltre di visionare la puntata numero zero già registrata in modo da poter comprendere se sono stati effettivamente rispettati i principi che regolano, nel Contratto dei Servizio, la missione e il ruolo del servizio pubblico radiotelevisivo perché, in caso negativo, si dovrebbe ripensare la stessa messa in onda del programma."
Roberto Fico
Presidenza Vigilanza RAI
Movimento Cinque Stelle
http://www.beppegrillo.it/2013/08/rai_e_la_spetta.html

martedì 13 agosto 2013

Il movimento cinque stelle non fa nessuna propaganda.


Il movimento cinque stelle non fa nessuna propaganda. Cerca con onestà intellettuale di affermare i fatti per trasferire agli italiani una corretta informazione.

Siamo quindi soddisfatti che dalla nota del portavoce di Laura Boldrini riusciamo "finalmente" a ricostruire la realtà dei fatti.

Apprendiamo che la Camera dei Deputati non sarà convocata il 20 agosto, come invece si era fatto credere agli italiani. Solo se ce ne fosse stato bisogno la Camera sarebbe in effetti stata convocata.

La nota conferma inoltre quanto il M5S denuncia da tempo: c'è un'evidente ridotta attività di iniziativa legislativa parlamentare, un conclamato problema a cui è necessario porre in fretta rimedio.

Sono contento che si sia ristabilita la verità e quindi la corretta informazione. Ora sappiamo che la camera si riunirà il 6 settembre e che il Parlamento deve ritrovare la sua centralità nel sistema dei Poteri dello Stato. Le Camere non fanno leggi e non hanno lavorato bene come invece la Presidente Boldrini ha lasciato intendere quando ha augurato a tutti buone vacanze.

Roberto Fico

sabato 3 agosto 2013

Roberto Fico e i controlli rai


Ieri mattina ho incontrato la Presidente della Rai Annamaria Tarantola per un confronto sulle richieste di documenti avanzate dalla Commissione Vigilanza Rai nell'Audizione del Cda dell'azienda.

La Presidente Tarantola ha voluto personalmente depositare parte della documentazione, ovvero:

- il Regolamento per l’iscrizione all’Albo dei Fornitori Rai

- le ipotesi di riforma del canone di abbonamento

- i dati di analisi sulla dinamica della pubblicità nel corso del 2013

- il verbale dell’Assemblea degli azionisti che ha affrontato il 5 luglio il tema dell’assegnazione delle deleghe al Presidente

Su tutti gli altri atti la Rai ha opposto resistenza argomentando che, secondo i dettati normativi, non rientra tra i compiti della Commissione il controllo sui singoli atti gestionali dell’azienda pubblica, a cui invece farebbero riferimento le interpellanze presentate.

I documenti che la Commissione chiede ancora di analizzare sono:

- l'elenco delle società che hanno attualmente in essere un contratto con la Rai

- dati puntuali sulle "happy five", società cosi definite dal consigliere Antonio Pilati (durante l’audizione del Cda Rai davanti la Commissione Vigilanza il 18 luglio), che più di altre lavorerebbero con l'azienda pubblica

- una nota sul dispositivo SKY che permette di vedere in chiaro programmi criptati RAI

- il testo dei pareri richiesti sul bilancio, corredato dal nome degli studi che li hanno espressi

- l'elenco completo delle località del territorio nazionale nelle quali si registrano difficoltà o interferenze nella ricezione del segnale RAI

- il numero complessivo dei dipendenti, dirigenti e quadri della RAI e loro distribuzione; il numero dei contratti di consulenza o collaborazione attualmente in essere; il numero complessivo dei giornalisti

- circa la programmazione televisiva, si richiede la trasmissione dei palinsesti autunnali approvati dal Cda e presentati agli inserzionisti pubblicitari, nonché di conoscere in quale % la programmazione annuale della RAI è realizzata da società di produzione esterne all'azienda

- copia del bilancio di previsione per l'anno 2013

In virtù della posizione dei vertici Rai la Commissione non può quindi prendere visione di alcuni dei documenti richiesti “per motivi di riservatezza”, come si legge nella lettera ufficiale a me indirizzata.

Dunque, pur invocando più volte lo spirito di collaborazione e i principi di trasparenza, si mostra una certa reticenza nel fornirci informazioni più dettagliate su argomenti pur di interesse collettivo.

La Presidenza e il Cda della Rai, riunitosi 2 giorni fa proprio per discutere delle richieste di documentazione, hanno ritenuto necessario richiedere un parere a competenti organi consultivi (tramite l’Azionista, il Ministero dell’Economia) riguardo la legittimità delle istanze avanzate dalla Vigilanza e la definizione del perimetro di informativa tra la Rai e la Commissione stessa.

In sintesi: vogliono che un ente terzo dichiari cosa debbano o non debbano trasmettere alla Vigilanza. Perché?

Noi ovviamente continueremo ad insistere sul punto nell’interesse di tutti. I cittadini e coloro che pagano il canone devono poter essere tutelati e devono poter avere un’immagine chiara delle effettive condizioni della Radiotelevisione Italiana e di come questa spende le risorse derivanti dal canone di abbonamento.

Andiamo avanti ed esigeremo la totale trasparenza, principio che dall’inizio contraddistingue l’operato di questa Commissione.

Roberto Fico

venerdì 2 agosto 2013

ROBERTO FICO E LE TRASMISSIONI RAI

Stiamo visionando tutte le trasmissioni e i telegiornali Rai andati in onda ieri dopo la lettura della sentenza della Cassazione riguardante Silvio Berlusconi.

Data l’innegabile importanza dei fatti e le numerose segnalazioni che mi stanno arrivando nelle ultime ore, credo sia opportuno verificare il corretto trattamento della notizia relativa.

Faremo successivamente le nostre valutazioni e, se ce ne saranno gli estremi, agiremo in seno alla Commissione di Vigilanza Rai.

martedì 30 luglio 2013

Roberto Fico risponde alla Boldrini sui costi della politica


La Presidente della Camera Boldrini afferma che la politica gratis è una pessima idea, un modello da non inseguire, capace solo di far guadagnare titoli sui giornali.

Pessima idea? Forse sarebbe necessaria una riflessione più profonda sull'argomento e soprattutto sarebbe importante chiarire cosa si intende quando si parla di “politica gratis”, ovvero di politica a costo zero.

Da un lato ci sono i COSTI DELLA POLITICA. Parliamo di stipendi ai parlamentari che sono ben al di sopra di quelli di altri Paesi europei e che dovrebbero essere parametrati al reddito medio dei cittadini italiani.

Parliamo di un uso spropositato delle auto blu. Parliamo di rimborsi elettorali che non dovrebbero esistere, dato che nel ‘93 i cittadini si sono espressi in modo molto chiaro a riguardo dicendo no al finanziamento pubblico ai partiti. Ma la loro volontà, manifestata in modo democratico, è stata calpestata.

Ancora, parliamo di risorse sperperate dai consigli regionali, di reti clientelari infinite, di società a capitale pubblico che assorbono denaro senza offrire alcun tipo di servizio alla collettività. Tutto questo è fuori controllo e dovrebbe essere tagliato.

Dall'altro lato ci sono i COSTI DELLA DEMOCRAZIA, che sarebbe impensabile abolire, ma che sarebbe opportuno razionalizzare. C’è una macchina che deve funzionare, ci sono persone che lavorano e servizi indispensabili che devono poter essere ripagati.

Ma stiamo parlando di costi ragionevoli, di ordinaria amministrazione, e non degli assurdi sprechi a cui la classe politica ci ha abituati negli anni.

Inoltre, in un momento in cui il Paese soffre, la politica dovrebbe dare l’esempio senza troppo indugiare. E dovrebbe tagliare il surplus. La Presidente Boldrini ha rinunciato al 30% della sua indennità aggiuntiva. La inviterei ad essere più coraggiosa e a ripensare il rapporto tra i costi della democrazia e quella della politica.

Mamma uccide il figlio di 5 anni e lo fa a pezzi per mangiarlo: Egitto sotto cho

  Mamma uccide il figlio di 5 anni e lo fa a pezzi per mangiarlo: Egitto sotto choc © Fornito da Il Giornale Egitto sotto choc dopo un terri...