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giovedì 26 settembre 2013

Giuseppe D'Ambrosio; i giorni estenuanti alla Camera


La settimana è quasi finita e gli ultimi due giorni di lavoro alla Camera sono stati davvero estenuanti: in Commissione Affari Costituzionali abbiamo dovuto fronteggiare l'ennesima porcata sul femminicidio, uno schiaffo in faccia a chi da mesi, da anni, lotta perché venga approvata una legge degna di questo nome. In aula, invece, come tutti avete potuto vedere, è andato in scena il solito spot da campagna elettorale: la storia infinita sul finanziamento pubblico ai partiti.

E' bene spendere qualche parola in più: già da vent'anni i cittadini si sono espressi via referendum, ma ancora una volta questi partiti si ostinano a non rispettare i nostri "datori di lavoro". La posizione del Movimento 5 Stelle sarà sempre coerente e lo ripeteremo, lo urleremo, fino allo sfinimento: mollate il malloppo!

E che dire delle dimissioni dei deputati e senatori del PDL, pronti amorevolmente a fare un gesto di solidarietà ad un uomo anziano, che tiene in ostaggio il Parlamento per i suoi affari? Al momento nessuna, e sottolineo nessuna, delle dimissioni presentate è stata depositata alla Presidenza della Camera. Finché questi atti non saranno presi in carico dall'Ufficio di Presidenza della Giunta per le Elezioni, stiamo parlando solo di scene buone per le telecamere e i salotti televisivi. Piuttosto, col passare delle ore, ci si rende conto che tali dimissioni, sul modello delle dimissioni in bianco fatte firmare dai precari del lavoro, sono un bluff, il solito bluff di servi disperati, succubi delle volontà del proprio padrone. Siamo al caporalato istituzionale.

Mi auguro di essere smentito il prima possibile: sarà facile nel momento in cui saranno depositate ufficialmente tali dimissioni. Sarà un atto politico senza precedenti del quale si dovrà tener conto. Il mio solo ed unico pensiero, però, è rivolto ai cittadini, a coloro che non ce la fanno più, a coloro che stanno soffrendo, a coloro che pagano questa crisi. E' a loro e solo a loro che dedico tutti gli sforzi realizzati in questi mesi dal Movimento 5 Stelle. Se siamo stati eletti, se stiamo stati chiamati ad un compito più alto, qui alla Camera dei Deputati, è perché abbiamo sempre avuto chiaro il nostro cammino ed è sempre stato lucido il nostro obiettivo: via questi politici inadeguati, mandiamoli tutti a casa!

mercoledì 28 agosto 2013

Il Governo ed il FEMMINICIDIO: un'altro DECRETO, un'altra PORCATA !


Il decreto sul femminicidio arriva alla Camera. Si tratta dell'ennesimo decreto MACEDONIA dove dentro ci hanno infilato di tutto. Su 12 articoli solo 5 trattato questo fenomeno, tutti gli altri sono buttati dentro per "urgenze" a detta di Franceschini. Ma queste urgente non si potrebbero trattare singolarmente invece di farle passare di "nascosto" con questi FINTI decreti che dovrebbero risolvere problemi VERI ?

martedì 20 agosto 2013

La Camera è aperta per ferie: in 104 per lo show della Boldrini

Polemiche per l'interruzione della pausa estiva. Pochi deputati presenti ai lavori. Scontro tra il Presidente della Camera e i parlamentari del Movimento 5 Stelle
Solo 104 deputati partecipano alla riapertura della Camera durante la pausa estiva per incardinare le norme sul femminicidio. E, inevitabilmente, scoppia la polemica.
Perché il dubbio che la necessità di instradare la legge contro la violenza sulle donne, proprio durante le ferie, sia una specie di trovata pubblicitaria è legittimo. Non solo: riaccendere l'elefantiaca macchiana burocratica di Montecitorio ha un costo. 
Ma la Boldrini non ci sta e rispedisce al mittente le critiche e le polemiche: "Sono del tutto artificiose, la seduta di oggi è un atto dovuto dal punto di vista costituzionale; un obbligo che si svolge secondo i principi dettati dall’ordinamento. Ci sono precedenti di convocazioni durante la pausa estiva o natalizia per l’annuncio della presentazione di decreti legge."
Dopo le comunicazioni della presidente Danilo Tonielli a nome del M5S è intervenuto invitando la presidente a rendere "effettivo e non solo simbolico l’inizio dei lavori parlamentari" consentendo alla Camera di affrontare eventuali "pregiudiziali" al testo del decreto già durante questo mese. Immediata la repilice del presidente della Camera: "Come lei ben sa il testo è stato assegnato alla prima e alla seconda commissione della Camera. Saranno i due presidenti a organizzare tempi e modi".
Al banco del governo c’è solo il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Dario Franceschini. Per la maggioranza sono circa 45 i parlamentari democratici presenti. Quattro quelli del Pdl, 5 quelli della Lega e 22 grillini. Tra gli altri il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio e il presidente della commissione Vigilanza Rai, Roberto Fico. Tutti e due avevano polemizzato con la presidente Boldrini sulla questione della convocazione della Camera per il decreto sul femminicidio. Ci sono anche una quindicina di parlamentari di Scelta Civica, 8 deputati di Sel e 4 appartenenti al Misto. Le donne sono poco più di una trentina.
http://www.ilgiornale.it/news/interni/camera-aperta-ferie-104-show-boldrini-944320.html?

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