sabato 24 agosto 2013

Il dibattito su Berlusconi verte sul nulla


Il dibattito su Berlusconi verte sul nulla. È stato condannato per un reato gravissimo in via definitiva. Vada in galera. Se non sarà galera, a causa di ex Cirielli e leggine varie, siano domiciliari. Se non saranno domiciliari, siano servizi sociali (l'ipotesi più divertente, peraltro).
Le probabili condanne definitive per il caso Ruby e per la compravendita di senatori (il suo reato più grave, anche se nessuno pare parlarne) faranno saltare anche la protezione dell'indulto (altro orrore del centrosinistra: complimenti) e gli apriranno le porte della percezione (ma più che altro della galera).
Il paese muore e la politica sta a parlare dell'agibilità di un collezionista seriale di reati penali.
Basta.
Ci avete sfrangiato gli zebedei con questa ipocrita e vile ammuina garantista. Non c'è nulla da decidere, o risolvere, o legiferare: Berlusconi è un delinquente e non deve più fare politica (del resto non l'ha mai fatta).
Sia isolato e lasciato al suo destino di Craxi 2.0, a frignare ad Arcore o sotto il lettone di Putin, nell'indifferenza di chi sogna un paese normale e nel dolore dei tanti servi (giornalisti, politicanti, lacchè) che senza di lui si sentiranno giustamente persi e inutili.
Berlusconi è finito. Non salvatelo un'altra volta. Voltiamo pagina, son vent'anni che dobbiamo (dovete) farlo.

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