Il Pd non smette mai di inebriare. Ecco la sua ultima mossa per difendere (fingendo di non farlo) il caro amico Silvio.
E' una lettera, firmata dalle colombe Pd. Dieci senatori piemontesi chiedono, in opposizione alla linea Epifani, di "discutere il lodo Violante", ovvero una maniera per prendere tempo e fingere di ritenere incostituzionale la legge Severino-Monti (che hanno votato loro).
Tra i dieci senatori piddini spiccano Enrico Buemi e il totemico Stefano Esposito, 43enne nato a Moncalieri, fierissimo Sì-Tav dai toni sempre garbati (in un tweet recente, a proposito di un'attivista no-Tav aggredita, scriveva: "Prende giustamente qualche manganellata e si inventa di essere stata molestata").
L'obiettivo dichiarato è prendere tempo in Giunta, anche perché se il voto slitta - e slitterà oltre il previsto 9 settembre - diventa probabile uno scenario assai comodo a Letta. Ovvero: prima della eventuale decadenza in Senato, arriverebbe il ricalcolo in Corte d'Appello della interdizione dai pubblici uffici. A quel punto Berlusconi verrebbe "estromesso" non dall'amico Pd, ma dai magistrati cattivi. E Letta potrebbe continuare a tirare a campare.
Una sorta di paraculata all'ennesima potenza. Tutt'altro che impossibile, visti i soggetti coinvolti.
E' una lettera, firmata dalle colombe Pd. Dieci senatori piemontesi chiedono, in opposizione alla linea Epifani, di "discutere il lodo Violante", ovvero una maniera per prendere tempo e fingere di ritenere incostituzionale la legge Severino-Monti (che hanno votato loro).
Tra i dieci senatori piddini spiccano Enrico Buemi e il totemico Stefano Esposito, 43enne nato a Moncalieri, fierissimo Sì-Tav dai toni sempre garbati (in un tweet recente, a proposito di un'attivista no-Tav aggredita, scriveva: "Prende giustamente qualche manganellata e si inventa di essere stata molestata").
L'obiettivo dichiarato è prendere tempo in Giunta, anche perché se il voto slitta - e slitterà oltre il previsto 9 settembre - diventa probabile uno scenario assai comodo a Letta. Ovvero: prima della eventuale decadenza in Senato, arriverebbe il ricalcolo in Corte d'Appello della interdizione dai pubblici uffici. A quel punto Berlusconi verrebbe "estromesso" non dall'amico Pd, ma dai magistrati cattivi. E Letta potrebbe continuare a tirare a campare.
Una sorta di paraculata all'ennesima potenza. Tutt'altro che impossibile, visti i soggetti coinvolti.
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