sabato 24 agosto 2013

Costi di Montecitorio,Laura Boldrini si diffende


  • Costi di Montecitorio, spesa per il sito della Camera e modifica della carta intestata della Presidenza. Tre temi sui quali gli utenti della rete mi chiedono conto in seguito ad alcuni articoli di stampa.

    Per fare chiarezza. La carta della Camera dei deputati con l'intestazione 'il Presidente' non è stata buttata. Non è andato al macero nemmeno un foglio. Tutte le risme già in archivio sono e restano ordinatamente riposte in magazzino, in attesa del prossimo uomo presidente che si occuperà di guidare Montecitorio. Dunque, nessuno spreco, nessuno danno economico nella decisione di sostituire l'intestazione 'il Presidente' con 'la Presidente' nel rinnovo delle scorte di carta che, periodicamente e normalmente, viene effettuato dall'amministrazione. In questa scelta c'è la volontà di dare un segnale, così come mi è stato chiesto da tantissime donne, rivendicando, anche attraverso l'articolo, il genere di appartenenza. Credo che in ogni lavoro dovrebbe esistere la declinazione al femminile. In alcuni casi è ormai entrata nel senso comune: l'operaia, la dottoressa, la giornalista, la professoressa. In altri casi è ancora oggetto di discussione, come per la sindaca, la ministra, la giudice o la presidente. Polemiche che dimostrano quanto la parità sia ancora difficile da accettare.

    La volontà di risparmiare quanto più possibile denaro pubblico nell'esercizio dell'attività parlamentare è e resta uno dei miei obiettivi. E' completamente priva di fondamento la notizia sul presunto aumento delle spese della Camera rispetto all'anno scorso. È vero esattamente il contrario: nel 2013 le previsioni di spesa per beni e servizi risultano ridotte di 9 milioni di euro, cioè il 5,47% in meno in rapporto al 2012. Ai quali vanno aggiunti anche i 10 milioni già tagliati da me e dall'Ufficio di Presidenza sulle spese per gli uffici di segreteria, le indennità di carica dei deputati e alcune indennità dei dipendenti.

    Infine, sul costo del nuovo sito della Camera è utile sapere che c'è una gara pubblica e trasparente in corso, deliberata alla fine della scorsa legislatura dal Collegio dei Questori di allora, che si svolge in conformità alle regole del codice dei contratti pubblici. Il bando, consultabile sul sito, pubblicato a luglio sulle Gazzette Ufficiali italiana e dell'Unione Europea e su due quotidiani, garantirà altri risparmi. Infatti, rispetto alla spesa attuale di 1 milione 389mila euro annui (iva esclusa), si passerà a spendere al massimo, per il prossimo triennio, 1milione e 200 mila all'anno (sempre iva esclusa). Al massimo, perché 1 milione e 200mila è la base d'asta: ma l'aggiudicazione verrà fatta in base all'offerta economicamente più vantaggiosa. Dunque, è pressoché certo un ulteriore contenimento dei costi.

    Trovo davvero inutile e dannoso far circolare notizie false e denigratorie verso la presidenza e l'istituzione Camera, in un momento in cui tempo ed energie di tutti dovrebbero essere concentrate sui veri problemi del Paese.
 

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