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venerdì 30 agosto 2013

Andrea Scanzi; i padrini della banca MPS


Ops, ecco le carte di MPS. E dagli interrogatori dei banchieri di Siena spuntano i vari "padrini" della banca: Bersani, D'Alema, Amato e Bassanini.
Colgo da fior fiore: «In quel periodo si parlava molto di un ampliamento della banca e su questo presero pubblicamente posizione Fassino, D'Alema e Chiti. Ho detto che avevo una posizione di rottura con il passato e ho chiesto il sostegno per l'operazione che avrei dovuto fare. Bersani mi disse che avevo il sostegno del partito».
A parlare è l'allora segretario Ds Franco Ceccuzzi.
Il Bersani a cui allude è proprio lui, quello lì. Pierluigi. Lo stesso che, in campagna elettorale, disse che avrebbe sbranato chiunque avesse osato mettere in relazione il partito con MPS. E poi, come sempre, si è sbranato da solo.
Vamos.

venerdì 16 agosto 2013

D'Alema: “Berlusconi lasci il Parlamento e faccia il leader come Grillo”


non trovo sia una bella idea
deve dare la dimissioni e andarsene
riesce a fare danni anche se sè ne và 


"Non siamo di fronte a un caso unico, si può svolgere un ruolo politico anche fuori dal Parlamento" ha spiegato D'Alema a proposito della condanna definitiva di Berlusconi.

D'Alema:
Berlusconi si dimetta da senatore e faccia il leader del suo partito fuori dal Parlamento, è il consiglio che Massimo D'Alema dà al Cavaliere dopo la condanna definitiva nel processo Mediaset e la successiva polemica politica intorno al salvacondotto per l'ex Premier. “Se fossi Berlusconi scioglierei l’enigma dimettendomi da parlamentare. Magari negoziando forme alternative per scontare la pena che siano compatibili con l’esercizio di un ruolo politico” ha spiegato D'Alema in un'intervisa rilasciata a Il Messaggero, aggiungendo “non siamo di fronte a un caso unico, singolare, ci sono stati altri rilevanti casi di leader che, nel passato, hanno dovuto rinunciare al loro seggio per una condanna definitiva”. Del resto ragiona D'Alema “si può svolgere un ruolo politico anche fuori dal Parlamento” come è il caso di Beppe Grillo che “non è parlamentare, eppure è il leader indiscusso del suo movimento”.
Il centrodestra pensi alla leadership e non ai guai di Berlusconi  - “La nota del capo dello Stato marca una netta separazione tra il destino di Berlusconi e quello del governo, il Presidente ha avvertito che le vicende giudiziarie di Berlusconi non debbono interferire con l’esigenza di stabilità del Paese” ha proseguito D'Alema sottolineano che “se il Pdl tentasse di farlo si troverebbe in una grave condizione di isolamento, rischiando anche di trovarsi diviso. In più Berlusconi resterebbe con un pugno di mosche in mano”. Secondo D'Alema dunque il centrodestra “dovrebbe porsi il problema della leadership, altrimenti dedicherà il suo futuro a tentare di inventare gabole per risolvere i problemi giudiziari di Berlusconi”. “Oltretutto ho l’impressione che questi problemi interessino ormai una ristrettissima minoranza di aficionados. La gente chiede occupazione, benessere e stabilità per agganciare la ripresa economica” ha concluso D'alema.


 http://www.fanpage.it/d-alema-berlusconi-lasci-il-parlamento-e-faccia-il-leader-come-grillo/#ixzz2c9IQHoRr
 

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