sabato 3 settembre 2022

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Desidero aprire questa newsletter con un pensiero ad una persona meravigliosa che purtroppo è venuta a mancare. Tutta la comunità del MoVimento 5 Stelle ha pianto la morte di Matteo Incerti lo scorso 14 agosto.
Una perdita enorme, un uomo generoso, di grande cuore, un vero combattente che ha lottato per realizzare i propri sogni e ideali. Matteo, vivrai sempre nei nostri cuori. Queste le mie parole appena appresa la tragica notizia.

Come ben sai, il 25 settembre siamo tutti chiamati a esprimere il nostro voto per scegliere il futuro Parlamento. La campagna elettorale permette ai partiti che si sono alternati per decenni al Governo, di proporsi come il nuovo che avanza: tutti a parlare del salario minimo, della legge sulla cannabis legale, del tetto al costo dell'energia di cui il M5S sta parlando da 6 mesi... e da oltre un anno siamo gli unici a parlare del taglio delle bollette!

L’unico voto utile è nei confronti di chi, una volta eletto, realizza le promesse fatte in campagna elettorale. Non credi anche tu? 
Leggi qui il mio  post.

Il 25 settembre siamo pronti ad affrontare questo importante appuntamento nel modo migliore possibile; il tuo aiuto è essenziale per realizzare il nostro progetto: se lo vorrai, questo è il link per sostenerci con una piccola donazione.

Oggi Conte si trova in Puglia, mentre domani e domenica sarà in Campania: sulla sua pagina Facebook troverai le tappe del tour che lo sta portando nelle piazze di tutt’Italia, mentre qui trovi la sua intervista a La Repubblica di ieri.

Ecco il programma di questo fine settimana.
Forza Presidente, siamo tutti CON-TE!

venerdì 2 settembre 2022

SUPERBONUS


Ieri in Veneto sui cantieri superbonus ho incontrato cittadini, imprenditori e artigiani: il Governo deve rimuovere subito gli ostacoli al Superbonus, che grazie al @Mov5stelle ha prodotto lavoro, crescita, taglio delle bollette e dell'inquinamento. #dallapartegiusta pic.twitter.com/gi1tqfJ800

giovedì 1 settembre 2022

Gas, termosifoni giù di 1 grado (e forse spenti fino a novembre): il piano risparmi di Cingolani

 Da ottobre i termosifoni saranno abbassati di un grado — da 20 a 19 — e tenuti accesi un’ora in meno al giorno. Ma in caso di inverno mite e se le condizioni di approvvigionamento di gas si facessero più complicate è ipotizzabile la riduzione fino a due gradi e a due ore giornaliere.


Cingolani, arriva il piano risparmi: termosifoni giù di 1 grado (e forse spenti fino a novembre)© Fornito da Corriere della Sera

E questo non varrà solo nelle case private — per i riscaldamenti centralizzati — ma anche negli edifici pubblici. In più il periodo in cui sarà possibile tenere i riscaldamenti accesi si riduce di due settimane. A confermarlo il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani, nel corso dell’informativa sul piano di risparmio del gas che sta tenendo durante il Consiglio dei ministri in corso a Palazzo Chigi. La stretta sui riscaldamenti dovrebbe arrivare con un decreto ministeriale che lo stesso Cingolani firmerà nei prossimi giorni. Nel corso dell’informativa, rivelano le stesse fonti, il ministro non avrebbe fatto accenno a eventuali ricorsi allo smart working nel servizio pubblico né tantomeno a interventi sull’illuminazione delle vetrine dei negozi. Il piano prevederebbe 3 scenari tarati sulle forniture di gas che arrivano da Mosca, col peggior scenario che prevederebbe maggiori risparmi in caso di blocco totale delle forniture russe.

, che ha lavorato col ministro Cingolani a questo piano di risparmi, ha spiegato quali altre misure potrebbero essere messe in campo per tagliare ulteriormente la domanda di gas. Con qualche piccolo accorgimento, ha detto, possiamo ridurre di 2,7 miliardi di metri cubi il consumo di gas in pochi mesi. Abbassando solo di 1 grado le temperature dei caloriferi, da 20 a 19°, durante l’inverno, riducendone l’utilizzo di un’ora al giorno e accorciando il periodo di accensione dei caloriferi di due settimane, che siano utenze autonome o centralizzate, case, ville e uffici pubblici, ritardandone l’inizio a novembre e anticipando la fine di una settimana a marzo. È la direzione verso cui sta andando il governo.



Si potrebbe arrivare persino a risparmiare quasi 7 miliardi di metri cubi, cioè quasi un decimo del nostro fabbisogno annuale, con altri piccole modifiche comportamentali. Quali? «Cominciamo col ridurre la durata della nostra doccia di due minuti e riduciamo di tre gradi la temperatura dell’acqua. Chiudiamo l’acqua quando ci insaponiamo. Se lo facessimo tutti da oggi, avremmo circa 1 miliardo di metri cubi di gas risparmiati da qui a fine marzo», dice Dialuce.

Da Bruxelles intanto dopo aver realizzato un piano per ridurre la domanda di gas, con tagli ai consumi del 15% per l’autunno-inverno, la Commissione Ue potrebbe avanzare proposte analoghe per l’elettricità, per tutelare le industrie critiche. «Stiamo considerando misure di emergenza a breve termine non solo per le fasce più deboli, ma anche per la classe media e l’industria», ha detto la vicedirettrice generale per l’energia della Commissione Mechthild Worsdorfer, alla commissione Industria del Pe. Oggi è previsto uno scudo dagli aumenti per le fasce sociali vulnerabili, ha ricordato, facendo riferimento a possibili proposte «sulla riduzione della domanda».

Superbonus: Conte,se misure non per banche non sono contenti

 

  • «Se non è una misura che va a beneficio delle banche in Italia non va bene...». Lo ha detto Giuseppe Conte parlando di superbonus durante un incontro nella zona portuale a San Benedetto del Tronto. «Abbiamo questa particolarità - ha affermato il leader del M5S -. Dovendo tutelare gli interessi dei cittadini, ci inventiamo delle cose nuove che nessuno ha mai pensato: il superbonus è una misura che nessuno aveva mai pensato, adesso hanno fatto di tutto per bloccarcelo».

    «Adesso - ha affermato Conte - bisogna sbloccare assolutamente la circolazione dei crediti per salvaguardare tutte quelle migliaia di aziende che hanno difficoltà, perché lì c’è un pregiudizio ideologico che è emerso chiaramente. Draghi ancora l’ultima volta al Senato - ha attaccato l’ex premier - si è scagliato contro il superbonus. Se non è una misura che va a beneficio delle banche in Italia non va bene». «Abbiamo messo in passato miliardi e miliardi per salvaguardare le banche, - ha ricordato Conte -, per carità ci sono dietro anche i risparmiatore e anch’io ho lavorato per evitare che saltassero in aria banche importanti. Però quando metti i miliardi per le banche sono tutti contenti - ha aggiunto - metti miliardi sul superbonus che hanno portato 630mila nuovi occupati; hai investito 38 miliardi per un valore economico complessivo che però è ritornato ampiamente: oltre 120 miliardi di valore economico di ritorno».

Conte: «Tassare gli extra profitti di assicurazioni e farmaceutica»

 

  • Serve «recuperare risorse finanziarie e lavorare per estendere la tassazione degli extra profitti ad altri comparti come assicurazioni e farmaceutica dove sono stati accumulati ingenti profitti in virtù della speculazione durante la pandemia». Lo afferma il leader del Movimento Cinque Stelle, Giuseppe Conte, a margine del comizio elettorale di Chieti parlando «dell’autunno caldissimo per le famiglie e le imprese in arrivo».

 IL PD A COMINCIATO A  SPARIRE SUBITO DOPO LA MORTE DEL GRANDE BERLINGUER ED E SPARITO DEL TUTTO QUANDO BERLUSCONI HA PRESO POSSESSO DI TUTTO IL GOVERNO , VISTO IL MALCONTENTO DOPO L'ENTRATA DEL M5S LO HANNO OBBLIGATO A DIMETTERSI , IL PD DI RENZI LO HA RICHIAMATO  , PIU' DI DESTRA DI RENZI NON C'E' NESSUNO , LA SINISTRA NON ESISTE PIU' E L'UNICO PARTITO DI SINISTRA E' E RIMARRA'  IL M5S DI CONTE , SOLO LUI FA' LE COSE CHE FACEVA BERLINGUER 

Elezioni e sondaggi, che cosa c'è dietro la ripresa del M5S


Un partito di sinistra. Anzi, il vero partito di sinistra che rappresenta gli interessi delle fasce più deboli della popolazione tanto al Sud quanto al Nord. E' questo il segreto che sta dietro il recupero nei sondaggi del Movimento 5 Stelle che sta giorno dopo giorno erodendo consensi al Partito democratico. Enrico Letta, come ha spiegato a La Piazza di Affaritaliani.it lo scorso weekend il presidente della regione Puglia Michele Emiliano, ha commesso un "grave errore" a rompere l'alleanza elettorale con il M5S e ora, forse anche per questo, ne sta pagando le conseguenze a livello di consenso.

Giuseppe Conte ha iniziato il suo tour elettorale dal Nord proprio per dimostrare che i 5 Stelle non sono un partito che parla solo al Mezzogiorno, dove storicamente raccolgono un numero maggiore di voti. E la linea - da Verona a Cosenza - è sempre la stessa: occuparsi dei temi che interessano ogni giorno ai cittadini, di problemi concreti. Come ad esempio il caro bollette con la richiesta, inascoltata da Draghi, di un nuovo scostamento di bilancio, della parità uomo-donna, del sostegno ai lavoratori con il salario minimo, della riforma delle pensioni per superare la Legge Fornero con una speciale tutela per i lavori usuranti, fino alla difesa del reddito di cittadinanza, che va rivisto ma non certo abolito essendo un paracadute per milioni di persone.

Ma l'ex premier parla anche alle aziende, soprattutto medio piccole e al mondo degli artigiani e dei commercianti. Di fronte a una destra che usa gli stessi slogan da 30 anni e a un Pd che ormai è un partito di sistema - così lo definisco all'interno dei pentastellati - i 5 Stelle non guardano ai sondaggi, non cambiano le loro proposte e la loro campagna elettorale in base alle percentuali di Mentana, ma vanno avanti dritti per la loro strada. D'altronde - è sempre il ragionamento che fanno nel M5S - il Pd parla ormai solo di poltrone, di candidature, di alleanze elettorali, di schemi della vecchia politica e di potere.

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