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domenica 28 luglio 2013

FABRIANO. DOVE LE LUCI DEI MEDIA SONO SPENTE, LA' TROVERETE NOI.

FABRIANO. DOVE LE LUCI DEI MEDIA SONO SPENTE, LA' TROVERETE NOI.

Uscire dai Palazzi, andare nel Paese per dire “basta”, proporre soluzioni, ascoltare i bisogni e le proposte dei cittadini. Ecco cosa è parlamento in MoVimento, e ieri a Fabriano si è svolta la prima tappa che poi in autunno porterà i nostri parlamentari a monitorare l’Inps, Equitalia e un carcere romano. 22 i deputati e senatori del MoVimento nelle Marche per denunciare il caso di Indesit che, malgrado finanziamenti pubblici e bilanci in positivo, intende delocalizzare in Polonia e Turchia. 1400 lavoratori lasciati a casa. Contro le politiche delle aziende che delocalizzano per maggiori profitti, ieri si centinaia di fabrianesi, sostenitori, meetup marchigiani del MoVimento hanno sfilato in corteo dalla sede Indesit fino alla piazza del Comune. Sul palco, i parlamentari hanno manifestato la loro contrarietà alle politiche di delocalizzazione, alle ricette economiche fallimentari del Governo contro la crisi, all’abbandono nel quale sono stati lasciati i lavoratori. E hanno avanzato soluzioni concrete, quelle già presentate nelle Istituzioni, per dare liquidità alle nostre imprese, rilanciare le politiche occupazionali, chiarire una volta per tutte, attraverso l’istituzione di una commissione d’inchiesta, quanti soldi abbia preso dallo Stato, cioè da noi, la Fiat: il caso più indigeribile del fenomeno delocalizzazione.E si è parlato della difesa dell’articolo 138 della Costituzione, per impedirne una modifica contro la quale il MoVimento ha combattuto una dura battaglia in Parlamento che proseguirà a settembre. Sul palco sono intervenuti anche operai, economisti, militanti. Unici assenti, con poche eccezioni, i media, che in questo torrido sabato evidentemente saranno state impegnate in chissà quali servizi sulla tintarella. Anche per questa ragione il Parlamento in MoVimento è più deciso che mai a proseguire il percorso tracciato. Dove gli altri non vanno, dove le luci dei riflettori restano spente, là troverete noi.

Alessandro Di Battista e Luigi Di Maio

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